Napoli-Spalletti, è calato il gelo. E spunta il nome di Conte...

Alla conferenza stampa di presentazione del ritiro di Dimaro non c'era il tecnico, che vuole garanzie per rimanere. Prime voci sul possibile sostituto

C’è solo De Laurentiis. Manca Spalletti alla conferenza stampa di presentazione del ritiro a Dimaro, la stessa al termine della quale un anno fa il patron impugnò il microfono dicendo «faremo di tutto per riportare lo scudetto a Napoli», tra lo stupore generale ed il disappunto del tecnico che era seduto al fianco dell’audace presidente. Quest’anno al suo posto c’è Meret ed il nome dell’allenatore sembra essere diventato un tabù. «Devo fare i complimenti alla squadra e in particolare a Meret, che era stato molto criticato, invece ha fatto un ottimo campionato», ha detto De Laurentiis senza mai citare il tecnico. E non ha voluto nessuna domanda sul tema. Anzi. «Di calcio parleremo più in là, altrimenti mi alzo e me ne vado. Abbiamo domenica una partita importante con l’Inter e siamo concentrati su quella», perentorio ed aggressivo il patron con i giornalisti presenti in sala, certamente l’atteggiamento di chi si è messo sulla difensiva per evitare di dover dire la verità sulle calde questioni in essere.

Napoli, i nodi Spalletti e Giuntoli

Tra l’altro, una richiesta insolita in questo periodo, durante il quale don Aurelio sta rilasciando interviste prettamente di calcio agli organi di informazione a lui maggiormente graditi. Le posizioni del tecnico e pure del direttore sportivo rappresentano due nodi che sta provando a sciogliere con i suoi metodi per così dire autorevoli, anche se la sensazione è che sarà difficile trattenerli alle sue condizioni. «Quella con Spalletti è stata la cena dell’amicizia e del ringraziamento», ha spiegato il patron a conferma che nell’incontro di venerdì non ha trovato l’accordo con l’allenatore, il quale non ha digerito la mossa di avergli inviato il 19 aprile la pec con l’annuncio di aver utilizzato l’opzione a suo favore per prolungare l’accordo fino al 2024.

Cosa chiede Spalletti. E Conte...

Spalletti non è d’accordo, non vuole altri prolungamenti e chiede garanzie al presidente: da Giuntoli, a Kim, da Osimhen a Kvaratskhelia, ha la necessità di sapere con quali forze affronterà la prossima stagione. Di fronte a questa posizione rigida, il patron ha deciso di muoversi alla ricerca di un nuovo allenatore ed il nome di Antonio Conte è salito in cima alla lista di gradimento. Con Giuntoli la questione è differente. È vero che il ds ha il contratto per un altro anno, ma è altrettanto vero che non essendo un asset del club, potrebbe anche decidere di andarsene. Le dimissioni le ha presentate da tempo e da quel momento De Laurentiis ha interrotto i rapporti, con lui e con il vice Pompilio, soprattutto perché è venuto a conoscenza di un accordo già raggiunto dall’ormai ex ds azzurro con la Juventus. De Laurentiis fa finta di niente e racconta come sta organizzando l’ultima festa di stagione, quella del 4 giugno, al termine della sfida con la Sampdoria. «Mi sto spaccando la schiena - dice - per organizzarla. Alle 19 ci sarà la partita, poi la premiazione con un palco da 520 metri quadri. Metterò anche una decina di schermi e coinvolgerò molti artisti. Spalletti (è l’unica volta che lo cita, ndr) e i giocatori resteranno fino a mezzanotte. Ho chiesto a Fiorello di montare tutta la sua banda al Maradona, vedremo se accetterà». Anche lui, dopo Spalletti e Giuntoli, vuole tenere sulle spine don Aurelio.

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