Osimhen, plusvalenze Napoli: inchiesta verso Roma per "falso in bilancio"

Il reato di dichiarazione fraudolenta sarebbe inconsistente e destinato all’archiviazione: gli aggiornamenti sull'indagine aperta un anno fa

ROMA - Il nome di Victor Osimhen è al centro dei riflettori ma non solo per il braccio di ferro sul contratto con il Napoli dopo le offerte astronomiche dell'Arabia: torna infatti in primo piano l'indagine sul suo trasferimento avvenuto nel 2020 dal Lille al club campione d'Italia in carica.

Il nigeriano arrivò a prendersi l'attacco azzurro risultando il colpo più oneroso della storia del club azzurro: 71 milioni di euro dei quali 50 al club francese dilazionati negli anni ed il resto attraverso i cartellini del portiere greco Orestis Karnezis (ritiratosi l’anno scorso) e di tre calciatori sconosciuti del settore giovanile: Luigi Liguori, Claudio Manzi e Ciro Palmieri, a bilancio una plusvalenza dietro l'altra.

Napoli, le indagini plusvalenze

I ragazzi sopracitati, finiti nel dimenticatoio del calcio dopo essere passati in copertina per quest'affare, furono valutati in maniera importante generando circa venti milioni di plusvalenze sulle quali la Guardia di Finanza indaga da oltre un anno sull'allora manovra sottoscritta dal CdA del Napoli, nel quale ovviamente è presente il numero uno dei partenopei Aurelio De Laurentiis. Arrivò anche una perquisizione eseguita nel giugno dell’anno scorso tra Roma e Castel Volturno (le sedi sociali del club) alla ricerca di materiale ulteriore sull'operazione, che ora potrebbe continuare nella capitale...

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Inchiesta verso Roma

Stando al "Fatto Quotidiano" il reato di dichiarazione fraudolenta sarebbe inconsistente e destinato all’archiviazione, resterebbe in piedi quello di false comunicazioni sociali nel bilancio di esercizio. I pm di Napoli nelle prossime settimane potrebbero inviare il fascicolo a Roma perché lì è stato approvato il bilancio del club. Agli inquirenti toccherebbe poi valutare la sorte dell’accusa di false comunicazioni sociali che vedeva De Laurentiis indagato a Napoli insieme al Cda dell’epoca: moglie, due figli e Andrea Chiavelli.

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ROMA - Il nome di Victor Osimhen è al centro dei riflettori ma non solo per il braccio di ferro sul contratto con il Napoli dopo le offerte astronomiche dell'Arabia: torna infatti in primo piano l'indagine sul suo trasferimento avvenuto nel 2020 dal Lille al club campione d'Italia in carica.

Il nigeriano arrivò a prendersi l'attacco azzurro risultando il colpo più oneroso della storia del club azzurro: 71 milioni di euro dei quali 50 al club francese dilazionati negli anni ed il resto attraverso i cartellini del portiere greco Orestis Karnezis (ritiratosi l’anno scorso) e di tre calciatori sconosciuti del settore giovanile: Luigi Liguori, Claudio Manzi e Ciro Palmieri, a bilancio una plusvalenza dietro l'altra.

Napoli, le indagini plusvalenze

I ragazzi sopracitati, finiti nel dimenticatoio del calcio dopo essere passati in copertina per quest'affare, furono valutati in maniera importante generando circa venti milioni di plusvalenze sulle quali la Guardia di Finanza indaga da oltre un anno sull'allora manovra sottoscritta dal CdA del Napoli, nel quale ovviamente è presente il numero uno dei partenopei Aurelio De Laurentiis. Arrivò anche una perquisizione eseguita nel giugno dell’anno scorso tra Roma e Castel Volturno (le sedi sociali del club) alla ricerca di materiale ulteriore sull'operazione, che ora potrebbe continuare nella capitale...

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