Napoli, Garcia via? Non solo Conte, De Laurentiis pensa a un nome clamoroso

Il presidente dei partenopei sta valutando diverse opzioni in caso di esonero per il tecnico francese
Napoli, Garcia via? Non solo Conte, De Laurentiis pensa a un nome clamoroso© LAPRESSE

NAPOLI - Chissà quanto si sarà trattenuto De Laurentiis per evitare di esternare tutto il suo malumore nei confronti del tecnico Garcia, da lui scelto la scorsa estate per sostituire Luciano Spalletti. Si sarà morso la lingua più volte, anche se il messaggio che ha mandato ieri al mondo Napoli dall’Università Luiss di Roma è stato fin troppo chiaro. «Con Garcia sto vivendo un momento no - ha ammesso nel corso di una tavola rotonda organizzata da La Repubblica - e prenderò le decisioni più opportune quando sarà il momento. La piazza non può essere condizionante. Devi fare sempre una pausa riflessiva. Ogni scelta affrettata è sbagliata. Ora testa bassa, pedalare e lavorare. Panta Rei, tutto scorre, si vedrà. Quando prendi un allenatore che non conosce più il calcio italiano, forse fa fatica. L’unica responsabilità che ho, oltre ad aver scelto l’allenatore, è che non ho avuto la possibilità di stargli tutti i giorni vicino a Castelvolturno».

De Laurentiis, le parole su Thiago Motta e Luis Enrique

Quando parla don Aurelio non bisogna sforzarsi alla ricerca delle interpretazioni e ieri ha confermato questo suo modus operandi, lasciando intendere che il coach francese cammina sul filo del rasoio ed il suo esonero è solo una questione di tempi collegati al nome del tecnico che De Laurentiis vorrebbe prendere al posto di quello che non è mai stato la prima scelta per i campioni d’Italia. «Ne ho chiamati parecchi - ha ammesso il patron - ho interrogato Thiago Motta, ma non ha voluto rischiare di prendere il posto di un allenatore che ha fatto quello che ha fatto. Ho chiamato Luis Enrique e meno male che è andato in Francia: guardate che risultati sta facendo. Lui non mi aveva nemmeno convinto negli excursus dialettici che abbiamo avuto per tre giorni».

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Napoli, Mazzarri traghettatore o Conte

Ora la prospettiva è cambiata e il presidente del Napoli sta valutando se prendere un traghettatore, un trainer al quale consegnare per intero il gruppo squadra oppure se continuare con Garcia, ma affiancandogli un direttore di personalità. Nel primo caso l’unico nome è quello di Walter Mazzarri, che De Laurentiis ricorda sempre quando c’è da sottolineare una gestione poco costosa e dai risultati eccellenti. Altrimenti Antonio Conte, cioè quello al quale affidare un progetto costoso, di lungo periodo e con un regime di totale autonomia. Se poi De Laurentiis non volesse rischiare scompensi nell’assetto tecnico (entrambi gli allenatori sono abituati alla difesa a tre), potrebbe decidere di affidare Garcia e lo spogliatoio a un ds di provata esperienza e capacità. Gianluca Petrachi, Frederic Massara e Igli Tare sono senza squadra e con un curriculum di tutto rispetto. In un senso oppure nell’altro, la svolta non si farà attendere.

De Laurentiis, le parole sulla Supercoppa

Oggi è prevista la ripresa degli allenamenti e Garcia è atteso al suo posto, di ritorno da Nizza dove ha trascorso due giorni con la compagna e la figlia neonata. Troverà una squadra scossa, disorientata, confusa, sulla quale il patron punta ancora per rivincere lo scudetto: «Non è scritto da nessuna parte che ci siano soluzioni matematiche per vincerlo. Ma io credo che anche quest’anno ce la giocheremo fino alla fine». Poi il passaggio sulla Supercoppa che ritiene preferibile non si giochi in Arabia: «I paesi arabi devono regolarizzarsi nel rispetto delle donne e del lavoro. E poi, avete visto quello che sta succedendo in Israele? Potreste immaginare che ci sia un blocco aereo su quei territori? Ragazzi, vi siete resi conto che con quattro aerei portiamo la bellezza di centoventi giocatori che valgono quello che valgono? Ma siete deficienti? Tutto questo per guadagnare pochi milioni in più? Facciamola all’Olimpico, perché dobbiamo andarci a rompere le scatole là? Non è che voglio boicottare: ho solo detto: ragionate».

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NAPOLI - Chissà quanto si sarà trattenuto De Laurentiis per evitare di esternare tutto il suo malumore nei confronti del tecnico Garcia, da lui scelto la scorsa estate per sostituire Luciano Spalletti. Si sarà morso la lingua più volte, anche se il messaggio che ha mandato ieri al mondo Napoli dall’Università Luiss di Roma è stato fin troppo chiaro. «Con Garcia sto vivendo un momento no - ha ammesso nel corso di una tavola rotonda organizzata da La Repubblica - e prenderò le decisioni più opportune quando sarà il momento. La piazza non può essere condizionante. Devi fare sempre una pausa riflessiva. Ogni scelta affrettata è sbagliata. Ora testa bassa, pedalare e lavorare. Panta Rei, tutto scorre, si vedrà. Quando prendi un allenatore che non conosce più il calcio italiano, forse fa fatica. L’unica responsabilità che ho, oltre ad aver scelto l’allenatore, è che non ho avuto la possibilità di stargli tutti i giorni vicino a Castelvolturno».

De Laurentiis, le parole su Thiago Motta e Luis Enrique

Quando parla don Aurelio non bisogna sforzarsi alla ricerca delle interpretazioni e ieri ha confermato questo suo modus operandi, lasciando intendere che il coach francese cammina sul filo del rasoio ed il suo esonero è solo una questione di tempi collegati al nome del tecnico che De Laurentiis vorrebbe prendere al posto di quello che non è mai stato la prima scelta per i campioni d’Italia. «Ne ho chiamati parecchi - ha ammesso il patron - ho interrogato Thiago Motta, ma non ha voluto rischiare di prendere il posto di un allenatore che ha fatto quello che ha fatto. Ho chiamato Luis Enrique e meno male che è andato in Francia: guardate che risultati sta facendo. Lui non mi aveva nemmeno convinto negli excursus dialettici che abbiamo avuto per tre giorni».

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