Gabrielli: «Stadio? Roma ha problemi più seri»

Il Prefetto è tornato a parlare dell'incontro con il presidente giallorosso che si terrà venerdì alle 14.30: «In serata ho trovato un buco nelle mie giornate complicate e potrò vederlo»

ROMA - «Credo che questa città abbia problemi più seri». Così il prefetto di Roma Franco Gabrielli risponde a chi gli chiede se domani affronterà con James Pallotta il tema dello stadio e della divisione delle curve. «Domani incontrerò Pallotta perché il problema non sono le battute ma il rispetto. Io ho ricevuto la richiesta per un incontro alle 13.05, come dire dopo la garbata tirata d'orecchie, e in serata ho trovato un buco nelle mie giornate complicate per domani». L'appuntamento tra i due è fissato alle 14.30.

MALAGO': «GABRIELLI PERSONA CORRETTA» - «Ho letto un botta e risposta e sinceramente c'è qualcosa che mi stupisce e mi sorprende, perché il prefetto Gabrielli è una persona educata e corretta, e Pallotta è una persona intelligente. Quello che conta è che domani ci sarà l'incontro fra di loro e in quella occasione sicuramente si chiariranno se ci sono stati degli equivoci». Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, intervenendo sulla polemica a distanza tra il prefetto di Roma, Franco Gabrielli e il patron giallorosso James Pallotta. I due, come annunciato ieri dal numero uno di Palazzo Valentini, si vedranno domani: «È giusto che Pallotta abbia pieno rispetto del prefetto della città di Roma che, come ha detto, è a disposizione per incontrare le persone che lo chiedono ed in particolar modo il presidente della Roma soprattutto in questo momento», ha aggiunto a margine della presentazione del libro di Gianni Rivera al Salone d'Onore del Coni. Quanto al problema dello sciopero della Curva Sud per la divisione del settore dello stadio Olimpico, Malagò ha specificato: «Mi sembra che il problema ci sia anche per la Lazio, nonostante i presupposti siano diversi. È indispensabile volare un pò più in alto e non rimanere sulle stesse posizioni. Nell'interesse di tutti quanti spero che prevalga il buon senso».

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