© Marco Canoniero
ROMA - L'Inter poteva essere il suo passato e fino a 10 giorni fa il suo futuro. L'arrivo di Mourinho potrebbe però aver cambiato le carte in tavola per Dzeko. Ora Edin - dato con le valigie pronte - riflette. Molto dipenderà dal colloquio che avrà con il tecnico portoghese. La Roma, non è un mistero, non si strapperebbe i capelli qualora decidesse di andare via. Lo stipendio di 15 milioni lordi, grava sulle casse giallorosse. Mou però non fa il contabile. E il bosniaco visto con lo United non può non essergli piaciuto. In gol sia all'andata che al ritorno ma soprattutto due partite da leader. A conferma che, se pungolato, Dzeko a 35 anni è ancora un centravanti che fa la differenza.
Proprio con il 9 Mourinho ha sempre istaurato un rapporto di fiducia. Quasi morboso ripensando ai legami con Mc Carthy al Porto (20 gol in 23 gare), passando per Drogba , Ibrahimovic («Per lui avrei ucciso»), Milito , Eto'o (lo convinse a fare il terzino), Diego Costa , Adebayor e Kane. Giocatori sempre difesi, contro tutto e tutti, toccando le corde giuste e venendo ampiamente ripagato. Qualche difficoltà in più l'ha avuta invece con Lukaku, avversario domani dei giallorossi.