Roma, Mourinho: "Rottura tra me e i calciatori? È una bugia"

Il tecnico giallorosso parla in conferenza stampa: "Non mi interessano le parole di Dzeko. Non sono contento della stagione, mi aspetto di più"
Roma, Mourinho: "Rottura tra me e i calciatori? È una bugia"© canoniero

ROMA - Il tecnico della Roma, José Mourinho cerca di archiviare la bruciante eliminazione dalla Coppa Italia, ad opera dell'Inter, rituffandosi nel campionato. Domani c'è da affrontare il Sassuolo a Reggio Emilia, ma il discorso riparte inevitabilmente dalla gara persa martedì scorso a San Siro: "Per dodici minuti abbiamo fatto una partita orribile e dopo abbiamo meritato molto di più - le parole dell'allenatore della Roma in conferenza stampa - abbiamo giocato bene e la frustrazione viene dal fatto che possiamo giocare contro i campioni d’Italia faccia a faccia; l’abbiamo fatto e abbiamo meritato più di quello che abbiamo preso. Abbiamo preso un gol, ne potevamo prendere di più in quei 12 minuti. La frustrazione è che dopo il minuto 12 fino al 2-0 che ha cambiato la partita, avremmo potuto fare tre gol all’Inter a San Siro. Per questa ragione sentimento negativo per aver fatto male per 12 minuti, sentimento positivo perchè dopo abbiamo fatto una bella partita. Domani è un’altra storia".

Lo sfogo dopo il ko con l'Inter

È ormai di dominio pubblico il fatto che Mourinho, dopo il match perso con l'Inter, ha avuto un confronto con i suoi calciatori, usando anche parole dure: "Lo sfogo è un principio mio da sempre. Ciò che viene detto nello spogliatoglio rimane lì. Non dirò se ho parlato con qualcuno o no, però non sono capace di dire che non è vero che io non abbia parlato dopo la gara. Non dirò cosa. Dire che qualcuno si è offeso è una bugia. Hanno fatto bene a offendersi chi gioca in Serie C. Di Perticone i miei giocatori mi hanno detto che è scarsissimo (ride, n.d.r.), ma ci vuole personalità per giocare in Serie C quindi ha ragione. I giocatori mi hanno detto che gli piace come lavoro con loro, con me non ci sono segreti, dico tutto in faccia, do la possibilità di avere un dialogo. Loro non vogliono che io cambi. Tu parli di sfogo, ma per me si lavora così. Tu pensi che io non debba rimproverare Ibanez, Karsdorp, Mancini o Smalling? Io li devo allenare e loro sono contenti. La storia che è uscita di una rottura tra me e i giocatori è una bugia totale. Abbiamo perso una partita e ci abbiamo lavorato. Ho parlato post partita, abbiamo analizzato e abbiamo lavorato. Per me è lavorare. Non ci saranno esclusi, saranno tutti convocati, tranne Zaniolo che è stato escluso dall'arbitro. Abraham sta bene. Pellegrini ha bisogno di ritmo, ma sta bene". Mourinho non vuole replicare alle parole di Edin Dzeko, che ieri ha raccontato la sua versione dell'addio alla Roma: "Non voglio sapere. Dzeko è un giocatore dell'Inter, non mi interessano le sue parole".

Mourinho: "Non sono contento, mi aspetto di più"

L'allenatore portoghese è ancora alla ricerca della Roma migliore: "Mi sarebbe piaciuto vincere nel primo tempo contro l’Inter, sarebbe piaciuto che Zaniolo buttasse dentro quel tiro. Ovviamente non sono contento. Per me finire decimo o nono è diverso. Finire quinto o sesto anche. Finire con 40 o 41 punti è diverso. Ogni partita significa tanto per noi. Se si vince è una posizione superiore, se si perde inferiore. Quando arrivi all’eliminazione diretta in Conference League le partite in campionato ti aiutano. Se vai a giocare a Rennes, Marsiglia, Leicester, se inizi male sei fuori. Se arrivi che giochi benissimo e poi prendi due gol negli ultimi 10 minuti sei fuori. Devi passare i problemi che tu hai. Dobbiamo lavorare per migliorare. Qualche cosa non è possibile migliorarla perchè va con la qualità della squadra, ma dobbiamo fare meglio. Non sono contento, mi aspetto di più. Se sbagliamo come abbiamo fatto in qualche partita possiamo anche stare fuori".

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