Mourinho, veleno sulla Juve: "Siamo in Italia, sicuri non abbia 59 punti?"

Così il tecnico giallorosso dopo il successo contro il Torino: "Terzo posto? Se annullano la penalizzazione siamo quarti..."
Mourinho, veleno sulla Juve: "Siamo in Italia, sicuri non abbia 59 punti?"© /Agenzia Aldo Liverani Sas

TORINO - "Le partite si vincono quando segni un gol in più dell’avversario. Chi segna un gol di più vince la partita. Questo è l’obiettivo dello sport, non solo del calcio. È vincere il massimo che puoi vincere, con le tue qualità, con i problemi, cercando di nascondere i tuoi problemi e cercando di sfruttare le tue qualità. È così". Al termine di Torino-Roma, match vinto di misura grazie al calcio di rigore di Paulo Dybala, il tecnico giallorosso José Mourinho è intervenuto ai microfoni di Dazn: "Quale avversario mi preoccupa di più? Noi stessi, il fatto che vogliamo pensare come una squadra grande e le squadre grandi non escono dalle competizioni, non perdono una partita per avere possibilità di vincere la prossima. Noi abbiamo una rosa con limitazioni, siamo al quarto di finale di una competizione europea che sembra più la Champions che l’Europa League. Abbiamo tre partite alla settimana e questa per noi è dura. Non sono capace di pensare da piccolo, andiamo partita per partita. Qualche settimana fa abbiamo perso Karsdorp per tutta la stagione, oggi magari Solbakken. Io cerco di pensare da grande anche con le nostre limitazioni. Abbiamo perso in Coppa Italia perché nel calcio c’è tutto da perdere, in Europa o andiamo in semifinale o il Feyenoord sarà più forte di noi. Lazio-Juve? Non la guarderò perchè prendiamo ora l’aereo".

Mourinho sulla Roma terza in classifica e il -15 della Juve

"Roma terza in classifica? Eh ma siete sicuri che la Juventus non ha 59 punti? In quel caso la Roma sarebbe quarta… Siamo in Italia…", le parole di Mourinho sulla classifica attuale e quella senza la penalizzazione di 15 punti inflitta alla Juventus per la vicenda legata alle plusvalenze.

Mourinho su Solbakken, El Shaarawy e Belotti

"Ho sentito un po’ di contraddizione nella scelta, io sentivo di aver preparato la partita con gente veloce nell’uno contro uno e i più veloci erano Solbakken ed El Shaarawy. Con Paulo abbiamo cercato di creare superiorità e attaccare in profondità. La contraddizione è che mi mancava un po’ di personalità: Matic in panchina, Pellegrini in panchina, Ibanez in panchina. Giocava Solbakken che era la seconda da titolare, Diego lo stesso. Però abbiamo pensato che questa fosse la strategia, penso che sia mancato il secondo gol perchè con quello la partita sarebbe stata completamente diversa e così è stata fino al 96esimo minuto. L’arbitro era giovane con un criterio uguale per entrambe le parti, mi è piaciuto tanto questo ragazzo. Belotti? Ho spiegato a lui e la sua risposta è da Belotti. La Roma ha vinto, abbiamo vinto. Questa è una risposta. La mia spiegazione rimane tra me e lui", conclude Mourinho.

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