Roma rigorosa, il Toro non si illumina: Juric, manca il guizzo con le big

La squadra granata paga subito un'ingenuità collettiva, Dybala non perdona su penalty. E il sogno europeo del Toro...

TORINO - Il Bologna vince a Bergamo contro l’Atalanta, e vola a più cinque su un Torino a sua volta superato da una Roma che si fa bastare il rigore segnato da Dybala. I giallorossi d’un balzo passano Inter e Milan e salgono al terzo posto solitario (a due punti dalla Lazio seconda). Per Juric continua il percorso deludente contro le grandi: in 25 partite da tecnico dei granata ha vinto soltanto una volta. Contro il Milan nel girone d’andata. Poco per un popolo, quello granata, che si aspetta(va) di lottare per l'Europa sino alla fine. La missione, a questo punto, è ai limiti dell'impossibile, a meno di non cambiare marcia in questo rush finale di campionato.

Juric con Gineitis a sorpresa

La sorpresa tra i granata è a centrocampo: Juric opta per Gineitis titolare - unico precedente a San Siro contro il Milan - in coppia con un Ricci volenteroso. Davanti Radonjic punta sempre l’uomo da sinistra - i risultati sono alterni - con Miranchuk che da destra non trova la posizione. Mourinho risponde portandosi Belotti in panchina («Non ti possiamo insultare perché non ti fanno giocare», lo striscione srotolato in Maratona in riferimento al Gallo) e piazzando Dybala tra Solbakken ed El Shaarawy.

Zalewski, Schuurs e il gol della Joya

Pronto il guizzo dei giallorossi che indirizza la gara (7’ pt): Zalewski calcia dai diciotto metri, Schuurs alza il braccio e devia dentro la propria area. Giallo al difensore che salterà la Salernitana poiché diffidato, e rigore per la Roma. Della precisa trasformazione si occupa Dybala. I giallorossi si arroccano attorno alla protezione garantita in mezzo da Cristante e Wijnaldum, il Toro ci prova con Radonjic ma non trova lo spazio per la stoccata di Sanabria o per gli inserimenti di interni o esterni di centrocampo. Al 16’ l’eccezione è la battuta di Rodriguez da fuori col destro: deviazione con il corpo di Wijnaldum e angolo per i granata. Nel mezzo di una protesta e mezza di Sanabria - una volta caduto in area con Smalling, un’altra dopo un contatto con Llorente - arriva un diagonale che termina di un metro a lato di Cristante (29’). Uniche tiepide emozioni di un primo tempo equilibrato, e rotto con un po’ di fortuna su rigore dalla Roma.

Miranchuk non batte Rui Patricio, nemmeno Pellegri

Anche il Toro ha il suo guizzo a inizio ripresa, ma sul colpo di testa di Miranchuk è pronto il tuffo di Rui Patricio (probabilmente il pallone sarebbe terminato sul palo se non fuori). L’assist era stato di Rodriguez, tra i granata uno dei più positivi. Al 5’ Dybala protesta dopo una caduta nella morsa formata da Milinkovic-Savic e Rodriguez, ma l’arbitro Colombo come in precedenza lascia correre. Al 16’ Smalling indirizza invece appena alto su colpo di testa (angolo di Dybala). Come preventivato, nel corso della ripresa entrano in campo sia Karamoh che Pellegri. Quest’ultimo al 44’ riceve da Vlasic, si gira prontamente ma il suo tiro, sporcato da Smalling, termina di poco a lato della porta giallorossa. Roma in piena corsa Champions, Toro che vede allontanarsi le possibilità di andare in Conference League. Insomma, per i tifosi granata anche quest'anno i sogni sembrano proibiti.

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