Dybala infortunato, Mourinho: "Non sono ottimista, come non lo è lui”

Dopo il poker sul campo del Cagliari parla il tecnico giallorosso che risponde così sulle condizioni del talento argentino. Poi un passaggio sul suo futuro nella Capitale
Dybala infortunato, Mourinho: "Non sono ottimista, come non lo è lui”© Gianluca Zuddas/LaPresse

CAGLIARI - Altri tre punti per la Roma di José Mourinho che torna a sorridere in trasferta dopo il ko subito a Marassi contro il Genoa. Poker sul campo del Cagliari che vale il decimo posto in classifica, ma in casa giallorossa sono tanti i temi a tenere banco. Il tecnico portoghese, ai microfoni di Dazn, parte ovviamente dalle condizioni di Dybala, uscito nel primo tempo tra le lacrime per un duro colpo al ginocchio sinistro: "Non c'è ottimismo, io mi fido molto dei giocatori, quando lui non è ottimista io non sono ottimista. Aspettiamo i risultati degli esami, ma mi fido molto della conoscenza del corpo da parte di Paulo. Gli ho chiesto come stava. I dettagli dei medici li aspettiamo, anche loro vogliono parlare quando hanno controllato tutto. Io ho fatto solo una domanda semplice a Paulo e non sono ottimista". Sul match Mourinho aggiunge: "Abbiamo cercato maggiore solidità dopo la partita strana di Genova. Abbiamo perso tanto tempo ad analizzare quella partita. Abbiamo pensato che noi non siamo una squadra super veloce, abbiamo capito che dovevamo avere più solidità. Abbiamo cercato di trovare maggiore equlibirio".

Mourinho e le voci sul suo futuro

Non poteva mancare un passaggio sul suo futuro dopo l'intervento della società sulle "fake news" (così definite dal club) di un suo possibile esonero: "Io lavoro con i giocatori ogni giorno e con questo staff molto vicino, dai magazzinieri ai medici, il mio staff, gli analisti. Siamo in una bolla, viaggiamo insieme, stiamo insieme. Questo gruppo di lavoro ha pensato solo a vincere partita dopo partita. Non pensiamo ad altro. Io vivo molto isolato, non ho una vita sociale tremenda. Sono tranquillo, vivo isolato del rumore da fuori. Io non penso a nessun altro, non sono un bambino e so quello che voglio per me. Molto contento per la vittoria. Non contento degli 11 punti in queste 8 partite, ma siamo lì e non lontani dai posti dove abbiamo l'ambizione di arrivare. Peccato per la sosta, sicuramente perdiamo Dybala a lungo e speriamo di recuperare qualcun altro di quelli che sono fuori". Infine conclude: "Ho un contratto fino al 30 giugno, so quello che voglio e voglio dare tutto quello che ho la Roma. Non c'è nessun problema, sono contento perchè la Roma ha vinto. Porto i ragazzi a prendere i risultati che tutti noi vogliamo perchè questa è la nostra vita".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 
Lukaku: "Alle critiche rispondo sul campo"

"Se è la Roma di Lukaku? No, la Roma è la Roma. Siamo una squadra, dobbiamo migliorare e stiamo crescendo. Dobbiamo fare meglio per i tifosi e la città, c'è un popolo intero dietro di noi. Sono un professionista, ho lavorato tanto d'estate, mentre gli altri parlavano. Io non parlo, dimostro in campo quello che bisogna fare per aiutare la squadra". Lo ha detto l'attaccante giallorosso Romelu Lukaku, dopo la doppietta realizzata contro il Cagliari. Sul rapporto con Dybala: "Mi sto trovando benissimo con lui - spiega il belga a Dazn -, ho avuto la fortuna di giocare con grandi calciatori in Italia e Paulo è un ottimo giocatore, il più importante di questa squadra e ci aiuta tanto. Peccato per il suo infortunio, speriamo di recuperarlo presto". Infine, su Mourinho: "Abbiamo una relazione speciale".

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CAGLIARI - Altri tre punti per la Roma di José Mourinho che torna a sorridere in trasferta dopo il ko subito a Marassi contro il Genoa. Poker sul campo del Cagliari che vale il decimo posto in classifica, ma in casa giallorossa sono tanti i temi a tenere banco. Il tecnico portoghese, ai microfoni di Dazn, parte ovviamente dalle condizioni di Dybala, uscito nel primo tempo tra le lacrime per un duro colpo al ginocchio sinistro: "Non c'è ottimismo, io mi fido molto dei giocatori, quando lui non è ottimista io non sono ottimista. Aspettiamo i risultati degli esami, ma mi fido molto della conoscenza del corpo da parte di Paulo. Gli ho chiesto come stava. I dettagli dei medici li aspettiamo, anche loro vogliono parlare quando hanno controllato tutto. Io ho fatto solo una domanda semplice a Paulo e non sono ottimista". Sul match Mourinho aggiunge: "Abbiamo cercato maggiore solidità dopo la partita strana di Genova. Abbiamo perso tanto tempo ad analizzare quella partita. Abbiamo pensato che noi non siamo una squadra super veloce, abbiamo capito che dovevamo avere più solidità. Abbiamo cercato di trovare maggiore equlibirio".

Mourinho e le voci sul suo futuro

Non poteva mancare un passaggio sul suo futuro dopo l'intervento della società sulle "fake news" (così definite dal club) di un suo possibile esonero: "Io lavoro con i giocatori ogni giorno e con questo staff molto vicino, dai magazzinieri ai medici, il mio staff, gli analisti. Siamo in una bolla, viaggiamo insieme, stiamo insieme. Questo gruppo di lavoro ha pensato solo a vincere partita dopo partita. Non pensiamo ad altro. Io vivo molto isolato, non ho una vita sociale tremenda. Sono tranquillo, vivo isolato del rumore da fuori. Io non penso a nessun altro, non sono un bambino e so quello che voglio per me. Molto contento per la vittoria. Non contento degli 11 punti in queste 8 partite, ma siamo lì e non lontani dai posti dove abbiamo l'ambizione di arrivare. Peccato per la sosta, sicuramente perdiamo Dybala a lungo e speriamo di recuperare qualcun altro di quelli che sono fuori". Infine conclude: "Ho un contratto fino al 30 giugno, so quello che voglio e voglio dare tutto quello che ho la Roma. Non c'è nessun problema, sono contento perchè la Roma ha vinto. Porto i ragazzi a prendere i risultati che tutti noi vogliamo perchè questa è la nostra vita".

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