Mourinho: "La Juventus è Allegri. Bonucci? Ecco cosa penso. Su Dybala..."

Le parole dell'allenatore giallorosso alla vigilia del big match di Torino contro i bianconeri: "Serve personalità e coraggio come abbiamo fatto col Napoli"

ROMA - La Roma vuole cavalcare l'entusiasmo del successo contro il Napoli sabato a Torino in un altro big match, questa volta in trasferta a casa della Juventus. José Mourinho ha parlato nella conferenza stampa della vigilia partendo dalla situazione degli infortunati, soprattutto sul grande ex Paulo Dybala: “Non ti dico se Paulo gioca titolare o no. La conferenza stampa prima dell’allenamento è anche una protezione. Però la sensazione è che sarà disponibile. Per il resto non ho ancora deciso e devo parlare anche con lui. Mancini ha la stessa situazione della settimana scorsa, lui conosce già la sensazione di giocare senza allenarsi. Domani giocherà, lui sà che è molto importante per noi”.

La Juve di Allegri

Allegri è Allegri, la Juve è la Juve. Quando si parla di allenatore risultatista, io la interpreto come la cosa più importante del calcio. La Juve è risultatista, difende tanto e bene e quando esce in contrattacco è fortissima. Fa tanti punti grazie alle palle inattive. Gioca una partita a settimana, e questo significa tanti giorni di lavoro tattico. E’ in lotta con l’Inter lo scudetto”.

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Per vincere a Torino serve...

Personalità. Possiamo paragonare il Napoli con la Juve, in casa abbiamo avuto quella personalità per affrontare una squadra superiore, magari per l’Olimpico. La squadra ha fatto molto bene, Llorente ha fatto una partita straordinaria, Ndkica ha fatto la sua miglior partita da quando è a Roma. Serve la stessa personalità. La Juve è abituata per vincere sempre, non sarà facile, ma serve personalità e coraggio come abbiamo fatto col Napoli, giocando faccia a faccia e non per pareggiare. Mi piacerebbe di farlo anche con la Juve”.

Sul possibile arrivo di Leonardo Bonucci

Mercato? Di Renato Sanches posso parlarne perchè è un giocatore nostro. Di Bonucci no, va rispettato e quindi non parlo di un giocatore dell’Union Berlino. Non vedo motivi per parlarne. Su Renato non ho nessuna informazione sulla possibilità che possa uscire o no, né da Renato né dai procuratori di Renato che sono gli stessi miei. Nessuna informazione da Pinto. Lui vive una situazione complicata, è ovvio. Sulla possibile influenza della piazza, io dico sempre due cose: il cuore di un club sono i tifosi, però ci sono le proprietà che sono sovrane. Le decisioni sono di chi è sovrano. Ma il cuore di un club sono i tifosi, e quando fai qualcosa che piace alimenti la passione, quando non la fai secondo me non si deve fare. Più di questo non posso dire…

 

 

 

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ROMA - La Roma vuole cavalcare l'entusiasmo del successo contro il Napoli sabato a Torino in un altro big match, questa volta in trasferta a casa della Juventus. José Mourinho ha parlato nella conferenza stampa della vigilia partendo dalla situazione degli infortunati, soprattutto sul grande ex Paulo Dybala: “Non ti dico se Paulo gioca titolare o no. La conferenza stampa prima dell’allenamento è anche una protezione. Però la sensazione è che sarà disponibile. Per il resto non ho ancora deciso e devo parlare anche con lui. Mancini ha la stessa situazione della settimana scorsa, lui conosce già la sensazione di giocare senza allenarsi. Domani giocherà, lui sà che è molto importante per noi”.

La Juve di Allegri

Allegri è Allegri, la Juve è la Juve. Quando si parla di allenatore risultatista, io la interpreto come la cosa più importante del calcio. La Juve è risultatista, difende tanto e bene e quando esce in contrattacco è fortissima. Fa tanti punti grazie alle palle inattive. Gioca una partita a settimana, e questo significa tanti giorni di lavoro tattico. E’ in lotta con l’Inter lo scudetto”.

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