Mourinho già pazzo di Huijsen: “Sappiamo tutti chi è, in futuro…”

Le parole del tecnico giallorosso in conferenza stampa alla vigilia della sfida con l'Atalanta: "Tiago Pinto? Non faccio dichiarazioni"

ROMA - Nuovo scontro diretto nella lotta alla zona Champions League per la Roma di José Mourinho che domenica ospiterà l'Atalanta (ore 20:45). L'allenatore portoghese ha presentato la sfida alla Dea nella conferenza stampa della vigilia facendo il punto della situazione tra recuperi e nuovi arrivi ovvero il difensore scuola Juventus Dean Huijsen: "Nessun calciatore recuperato. Si può dire che Mancini è disponibile per giocare ma non è ancora recuperato. Tutti gli altri lo sappiamo e sono infortunati di lungo periodo. Anche Renato si è fermato. Sarà una partita di alto livello contro un grande avversario. Hanno tanti giocatori bravi, sarà un match difficile come le partite contro Napoli, Juventus e quelle future con Lazio e Milan. Huijsen è un ragazzo di 18 anni con 10 minuti di Serie A. Lui è però uno dei prospetti di maggior qualità nel calcio europeo a questa età. Sarà un grandissimo calciatore e nella nostra situazione, che è molto difficile a tutti i livelli anche per il FPF.

Quando il momento di Huijsen?

Su Smalling non c’è nessun aggiornamento. Non spero di vederlo neanche con il gruppo nel mese di gennaio. Se succederà per me sarà una sorpresa positiva. Al momento non penso a Smalling, lo faccio su Mancini per gestirlo sia per le partite che per gli allenamenti. Lui mi occupa il pensiero così come Paredes. Ha preso una botta incredibile con la Cremonese, per fortuna non c’è frattura e potrebbe giocare domani. Non sono Tammy o Smalling ai quali penso oggi. Huijsen dal punto di vista legale è pronto per giocare ma oggi si è allenato la prima ora con la squadra. Abbiamo fatto una riunione di introduzione per entrare nella nostra filosofia. Se la domanda è su domani ti dico che se deve giocare lo fa. Ha grande autostima ma non ha esperienza. Però ha tanta fiducia, giocare la prima con la Roma sarà il suo vero debutto. Di centrali per domani abbiamo Llorente, Mancini e Huijsen. Quello che possiamo avere da Cristante, Celik o Kristensen è quello che puoi avere da calciatori adattati”.

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Sull'Atalanta

Hanno tutto, qualità esperienza e opzioni. Da tanti anni hanno lo stesso allenatore e giocano ad occhi chiusi. Hanno gli interpreti ideali per giocare come fanno e sarà molto difficile. Due anni fa abbiamo vinto mentre l’anno scorso perso ma giocando una delle nostri migliori partite. Sarà sempre complicato giocare con loro ma noi siamo tosti è non è facile per nessun avversario”.

Gli anni con Tiago Pinto

"Un allenatore non farà mai dichiarazioni su un dirigente. Sono molto rispettoso delle gerarchie e io sono sotto ad un direttore e alla proprietà. Nonostante la mia esperienza non commento mai un mio superiore. Sono capace di dire che mi auguro per il direttore (Pinto, ndr) il meglio. Lui lo sa, siamo amici. Questa è una decisione sua che va rispettata ma ovunque sarà lui e dove sarò io mi auguro per lui il meglio. Lui dovrebbe farlo con me e non io con lui perchè gerarchicamente è sopra a me. Se questa domanda è fatta internamente tra noi che c’è intimità ovviamente glielo direi dato che siamo una famiglia. Pubblicamente però non parlo di questo”.

Sul rinnovo

Io mi sono fatto internamente qualche domanda su questa situazione e ovviamente mi sono dato anche le risposte ma non sono oggettive”.

Emergenza centrocampo

Io una volta parlavo con uno dei tennisti più grandi della storia e mi diceva che sono poche le partite della stagione dove gioca al 100%. Sono pochissime queste partite e stiamo parlando di uno dei migliori. Ieri parlavo con uno bravo e mi diceva che la stanchezza è solo mentale e non fisica. Sicuramente è dura ma se tu dici ad un centrocampista che deve giocare 90 minuti con l’Atalanta, 90 o 120 con la Lazio e 90 con il Milan lo fa. Dopo San Siro ci sarà una settimana per recuperare. Sarà molto difficile. Davanti Lukaku, Belotti, Azmoun, Dybala ed El Shaarawy ci sono. La Coppa d’Africa ci ha complicato la vita così come l’infortunio interminabile di Smalling. A me rovina la stagione così come il fatto che Renato non sia mai stato disponibile per noi. La situazione di Pellegrini e Dybala che tornano dopo due o tre settimane ci mancano ma è superabile. Smalling e la Coppa d’Africa però ci complica la vita. L’Atalanta ha Lookman fuori ma tanti calciatori disponibili. Noi andiamo con tutto quello che abbiamo sia dal punto di vista della disponibilità fisica e con un Olimpico che spinge. Andiamo con tutto, sarà dura per noi sia domani che tutta la settimana,. Non sarà facile neanche per Atalanta, Lazio e Milan”.

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ROMA - Nuovo scontro diretto nella lotta alla zona Champions League per la Roma di José Mourinho che domenica ospiterà l'Atalanta (ore 20:45). L'allenatore portoghese ha presentato la sfida alla Dea nella conferenza stampa della vigilia facendo il punto della situazione tra recuperi e nuovi arrivi ovvero il difensore scuola Juventus Dean Huijsen: "Nessun calciatore recuperato. Si può dire che Mancini è disponibile per giocare ma non è ancora recuperato. Tutti gli altri lo sappiamo e sono infortunati di lungo periodo. Anche Renato si è fermato. Sarà una partita di alto livello contro un grande avversario. Hanno tanti giocatori bravi, sarà un match difficile come le partite contro Napoli, Juventus e quelle future con Lazio e Milan. Huijsen è un ragazzo di 18 anni con 10 minuti di Serie A. Lui è però uno dei prospetti di maggior qualità nel calcio europeo a questa età. Sarà un grandissimo calciatore e nella nostra situazione, che è molto difficile a tutti i livelli anche per il FPF.

Quando il momento di Huijsen?

Su Smalling non c’è nessun aggiornamento. Non spero di vederlo neanche con il gruppo nel mese di gennaio. Se succederà per me sarà una sorpresa positiva. Al momento non penso a Smalling, lo faccio su Mancini per gestirlo sia per le partite che per gli allenamenti. Lui mi occupa il pensiero così come Paredes. Ha preso una botta incredibile con la Cremonese, per fortuna non c’è frattura e potrebbe giocare domani. Non sono Tammy o Smalling ai quali penso oggi. Huijsen dal punto di vista legale è pronto per giocare ma oggi si è allenato la prima ora con la squadra. Abbiamo fatto una riunione di introduzione per entrare nella nostra filosofia. Se la domanda è su domani ti dico che se deve giocare lo fa. Ha grande autostima ma non ha esperienza. Però ha tanta fiducia, giocare la prima con la Roma sarà il suo vero debutto. Di centrali per domani abbiamo Llorente, Mancini e Huijsen. Quello che possiamo avere da Cristante, Celik o Kristensen è quello che puoi avere da calciatori adattati”.

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