Plusvalenze Roma, chiuse le indagini: le dodici operazioni contestate dai pm

La Procura della Capitale ha depositato gli atti: i reati ipotizzati, a seconda delle posizioni, sono di false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato

ROMA - Si è conclusa l'indagine per falso in bilancio che ha visto coinvolta la Roma. Rischiano di finire sotto processo gli amministratori della vecchia gestione del club giallorosso all'epoca dei fatti contestati: tra gli indagati risultavano infatti James Pallotta, Mauro Baldissoni, Umberto Gandini, Guido Fienga, Pietro Berardi e i direttori amministrativi Francesco Malknecht e Giorgio Francia. Nell'atto di chiusura degli accertamenti non compaiono l'attuale presidente e vicepresidente della Roma Dan e Ryan Friedkin: è stata infatti avanzata per gli attuali amministratori una richiesta di archiviazione.

Plusvalenze Roma, le accuse della Procura

La Procura di Roma ha indagato sull’intero parco dirigenti delle ultime due gestioni societarie, quindi su Pallotta, Dan e Ryan Friedkin, ma anche i loro amministratori, da Gandini a Baldissoni, da Fienga a Berardi, fino ai direttori amministrativi Malknecht e Francia. L'accusa era basata su "fatti materiali non rispondenti al vero o omissione di fatti rilevanti al fine di conseguire ingiusto profitto”, con operazioni di mercato chiuse per "importi notevolmente maggiorati o comunque non rispondenti al valore di mercato al fine di creare fittizie plusvalenze”. I reati ipotizzati, a seconda delle posizioni, sono di false comunicazioni sociali, manipolazione del mercato e riguardano una serie di trattative per la compravendita di alcuni giocatori. Le operazioni sotto la lente d'ingrandimento si riferiscono al periodo della gestione Pallotta: Marchizza, Frattesi, Tumminello e Luca Pellegrini in uscita e Defrel, Spinazzola e Cristante in entrata. Per la gestione Friedkin erano finiti sotto accusa gli affari Cetin, Cancellieri, Diaby e Kumbulla, ma la novità assoluta è appunto l’esclusione dal fascicolo sulle plusvalenze di Dan e Ryan Friedkin, rispettivamente presidente e vicepresidente del Cda giallorosso.

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Roma, le operazioni contestate dai pm

Secondo l'ipotesi di accusa "la società avrebbe realizzato una serie di plusvalenze fittizie mediante operazioni di scambio di giocatori che venivano apparentemnete realizzate come separate operazioni di acquisto e vendita e quindi contabilizzate, in violazione del principio contabile IAS 38, a valori maggiori di quello contabile". A quel tempo la AS Roma era ancora quotata in Borsa, ora non più dopo che i Friedkin, dopo aver acquisito la società, hanno provveduto al delisting.

Queste le operazioni finite sotto la lente degli inquirenti:  2016/17) Riccardo Marchizza (dalla Roma al Sassuolo, valore contabile 0, valore cessione 3 milioni di euro, plusvalenza realizzata 3 milioni di euro), Davide Frattesi (dalla Roma al Sassuolo, valore contabile 0, valore cessione 5 milioni di euro, plusvalenza realizzata 5 milioni di euro); 2017/18 Gregoire Defrel (dal Sassuolo alla Roma, valore contabile 3.383.000 euro, valore cessione 17.5 milioni di euro, plusvalenza realizzata 14.117 milioni di euro), Radja Nainggolan (dalla Roma all'Inter, valore contabile 6.088.000 euro, valore cessione 38 milioni di euro, plusvalenza realizzata 31.912.000 euro), Davide Santon (dall'Inter alla Roma, valore contabile 1.249.000 euro, valore cessione 9.5 milioni di euro, plusvalenza realizzata 8.127.000 euro), Nicolò Zaniolo (dall'Inter alla Roma, valore contabile 1.528.000 euro, valore cessione 4.230.000 euro, plusvalenza realizzata 2.643.000 euro), Bryan Cristante (dall'Atalanta alla Roma, valore contabile 3.102.092 euro, valore cessione 15 milioni di euro, plusvalenza realizzata 11.897.908 euro), Marco Tumminello (dalla Roma all'Atalanta, valore contabile 512.000, valore cessione 5 milioni di euro, plusvalenza realizzata 4.488.000 euro); 2018/19 Luca Pellegrini (dalla Roma alla Juventus, valore contabile 903.000 euro, valore cessione 22 milioni di euro, plusvalenza realizzata 21.097.000 euro), Leonardo Spinazzola (dalla Juventus alla Roma, valore contabile 2.857.000 euro, valore cessione 29.500.000 euro, plusvalenza realizzata 25.898.000 euro), Kostas Manolas (dalla Roma al Napoli, valore contabile 4.876.000, valore cessione 36 milioni di euro, plusvalenza realizzata 31.124.000 euro), Amadou Diawara (dal Napoli alla Roma, valore contabile 1.440.000, valore cessione 21 milioni di euro, plusvalenza realizzata 19.300.000 euro.

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ROMA - Si è conclusa l'indagine per falso in bilancio che ha visto coinvolta la Roma. Rischiano di finire sotto processo gli amministratori della vecchia gestione del club giallorosso all'epoca dei fatti contestati: tra gli indagati risultavano infatti James Pallotta, Mauro Baldissoni, Umberto Gandini, Guido Fienga, Pietro Berardi e i direttori amministrativi Francesco Malknecht e Giorgio Francia. Nell'atto di chiusura degli accertamenti non compaiono l'attuale presidente e vicepresidente della Roma Dan e Ryan Friedkin: è stata infatti avanzata per gli attuali amministratori una richiesta di archiviazione.

Plusvalenze Roma, le accuse della Procura

La Procura di Roma ha indagato sull’intero parco dirigenti delle ultime due gestioni societarie, quindi su Pallotta, Dan e Ryan Friedkin, ma anche i loro amministratori, da Gandini a Baldissoni, da Fienga a Berardi, fino ai direttori amministrativi Malknecht e Francia. L'accusa era basata su "fatti materiali non rispondenti al vero o omissione di fatti rilevanti al fine di conseguire ingiusto profitto”, con operazioni di mercato chiuse per "importi notevolmente maggiorati o comunque non rispondenti al valore di mercato al fine di creare fittizie plusvalenze”. I reati ipotizzati, a seconda delle posizioni, sono di false comunicazioni sociali, manipolazione del mercato e riguardano una serie di trattative per la compravendita di alcuni giocatori. Le operazioni sotto la lente d'ingrandimento si riferiscono al periodo della gestione Pallotta: Marchizza, Frattesi, Tumminello e Luca Pellegrini in uscita e Defrel, Spinazzola e Cristante in entrata. Per la gestione Friedkin erano finiti sotto accusa gli affari Cetin, Cancellieri, Diaby e Kumbulla, ma la novità assoluta è appunto l’esclusione dal fascicolo sulle plusvalenze di Dan e Ryan Friedkin, rispettivamente presidente e vicepresidente del Cda giallorosso.

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