Com’è Paulo Sousa?
«Un grande professionista, una persona che sa fare bene il suo lavoro, ha metodologie molto moderne, molto carismatico, auguro ogni bene lavorativo, ma con noi tante cose non sono andate...»
Qual è il miglior allenatore che ha avuto?
«Nicola è stato un mito, mettiamola così. Poi eravamo noi a pretendere sempre di più. Così è arrivato un grande professionista come Paulo Sousa. Inzaghi mi è piaciuto moltissimo, purtroppo ha trovato una squadra piena di dubbi e che è tata falcidiata dagli infortuni e cambiata moltissimo. Liverani è arrivato nel momento di massima urgenza, non puoi cambiare tutto subito se subentri. Colantuono ha portato la sua grande esperienza e l’amore incondizionato per la società, la città, la squadra e per la tifoseria».
La vostra tifoseria è particolarmente calda.
«C’è un attaccamento straordinario alla squadra. È presente ovunque, un tifo che non si ferma mai e rende particolare l’atmosfera del nostro stadio, difficile per gli avversari. Una curva tra le migliori d’Europa. Qualche giocatore se ne rende conto altri no, il vero problema di Salerno è che qualcuno si sente di passaggio. Amo e proteggo i miei giocatori, se amano la città, i tifosi e la maglia. Con chi non ha rispetto per la Salernitana sono meno disponibile».
Ribery sta studiando da allenatore: in futuro lo vede in panchina per voi?
«È un micidiale professionista che sa come solo i sacrifici e l’abnegazione portano i risultati, quindi riuscita benissimo. Certo che lo vedrei sulla nostra panchina. Lui ama questa terra. D’altronde questa è una terra che ti strega, ti conquista con l’atmosfera, i colori, i sapori, i profumi...».