Clamoroso De Zerbi: "Col Milan non voglio giocare"

La furia del tecnico del Sassuolo: "Non ne ho piacere e l'ho già detto sia Carnevali che ai giocatori. Superlega un colpo di stato"
Clamoroso De Zerbi: "Col Milan non voglio giocare"© www.imagephotoagency.it

SASSUOLO - Una conferenza stampa fiume, praticamente un flusso di coscienza, quello di Roberto De Zerbi alla vigilia di Milan-Sassuolo. Il tecnico neroverde si è soffermato a lungo, con rabbia, sull'argomento del momento, chiaramente la nascita della Superlega: "Sono molto toccato, e arrabbiato, per questa cosa tanto che ieri con la squadra ne abbiamo parlato per mezz'ora. Questo equivale ad un colpo di stato nel calcio, sia nei contenuti che nelle modalità. Nei contenuti perchè il calcio è di tutti ed è meritocratico, nelle modalità perchè si poteva fare alla luce del sole invece dei comunicati congiunti a mezzanotte". È chiara la posizione del tecnico del Sassuolo Roberto De Zerbi, nella conferenza stampa alla vigilia della gara con il Milan, sulla neonata Superlega. "È un comportamento che va a ledere un diritto che non è solo circoscritto al calcio, il diritto che il più debole possa farsi strada, come se non potesse sognare un futuro più bello di quello che dice la sua provenienza, come se un figlio di un operaio non possa sognare di fare il chirurgo, l'avvocato, il dottore. E' una cosa che mi urta i nervi. E' come se mi avessero detto, ai tempi dell'oratorio, il pallone è mio, l'ho portato io e gioco io. E' finito il tempo dell'oratorio. Io credo che il calcio abbia un ruolo sociale diverso dagli altri sport, è così per l'Italia e l'Europa, giusto o non giusto che sia".

"La Superlega toglie l'essenza del calcio"

E ancora: "Fare una Superlega dove loro decidono chi deve entrare e decidono chi sta fuori, va a togliere l'essenza del calcio. Io sono partito quest'anno spingendo il sogno del quarto posto, del quinto, del sesto. Forse io e la mia società siamo coglioni perché ancora sogniamo ma qualche risultato lo abbiamo fatto e qui si tratta di metterci la faccia. Se questo è il calcio moderno è una roba che non rispetta l'uomo prima del calciatore e del tifoso. Noi facciamo parte di un ambiente ricco, dove girano tanti soldi, e allora devono farsi delle domande loro - ha tuonato De Zerbi -. Non mi interessa se tutte queste squadre sono indebitate. Io sono orgoglioso di far parte del Sassuolo perché ragiona come ragiono io".

"A dicembre il Sassuolo è arrivato quarto sul campo mettendo in mezzo squadre anche più forti di noi - ha proseguito -. A gennaio avremmo potuto rinforzare la squadra. Io non ho fatto nemmeno mezza riunione di mercato con Carnevali, perché sapevo il momento che stavamo attraversando, non ho avuto mezza richiesta per rinforzare la squadra e l'abbiamo anche pagata questa scelta e se tutte queste squadre sono indebitate devono farsi delle domande di come hanno gestito le loro aziende. Non è che perché hanno fatto disastri, perché queste società sono gestite da potenti, prepotenti, debbano poi farla pagare alla piccola società che fa le cose fatte per bene, ai giocatori che sul campo sudano e sognano di poter andare a giocarsi la Champions in stadi importanti contro squadre prestigiose. E' tutto sbagliato".

"Non ho piacere a giocare col Milan, fa parte della Superlega"

De Zerbi, poi, ha rincarato la dose: "Credo sia arrivato il momento anche di esporsi. Io domani non avrei piacere a giocare la partita perché il Milan fa parte di queste tre squadre e l'ho detto ai giocatori e a Carnevali. Se Carnevali mi obbligherà ad andare chiaramente ci vado. Ma sono rimasto male. Sono arrabbiato perché il calcio mi ha dato da mangiare per 40 anni e anche io al calcio ho dato tutto e non la metto come questione lavorativa, va oltre al lavoro e allo stipendio, ma proprio nella sfera dei valori, dei sentimenti, delle rivalità calcistiche italiane sulle quali si sono giocate tante partite, si sono scritte tante pagine. Così non mi piace e quindi cerco di combatterlo secondo i valori che i miei mi hanno trasferito e non abbassando la testa o facendo finta di niente, anche se potrebbe andare contro, in futuro, qualche mio interesse. Però è giusto che noi del calcio, così come hanno fatto Klopp, Bruno Fernandes, i tifosi del Liverpool, del City, ci si esponga. Questa è una pagina triste, grave, pesante, che può andare a rovinare il mondo che io amo e che ho amato e per il quale mi sono speso in tutto e per tutto".

"Djuricic titolare con il Milan"

Tornando poi al calcio giocato e sulla gara con il Milan di domani De Zerbi ha spiegato: "Il Milan ha fatto un campionato strepitoso e all'andata avremmo potetuto perdere lo stesso, ma quel gol dopo 6 secondi mi è bruciato per tanto tempo. Loro sono aggressivi, si gioca la partita con tutti come noi. Andiamo lì per fare il solito Sassuolo, cercando di giocare per quanto ci è concesso perché ci sono avversari forti e anche provando a vincere chiaramente. Raspadori? La fascia di capitano gli ha fatto bene ed era quella la mia finalità: fargli concretamente vedere che lui è un giocatore importante a tutti gli effetti e che non era il semplice ragazzino aggregato alla prima squadra e quel gesto ha fatto sì che lui si assumesse maggiori responsabilità e che facesse vedere quali sono le sue qualità". Su Berardi: "Domenico ce lo godiamo, così come tanti suoi compagni. Onestamente con me in tre anni ha sbagliato pochissime partite, è sempre stato determinante, ma il bello di Berardi, ancor più l'aspetto calcistico, è l'aspetto di lui persona. Mi dispiace che in passato sia stato giudicato male caratterialmente, non è come è stato descritto. E' un bravissimo ragazzo che vive per il calcio". La chiosa è sulla formazione: "Djuricic gioca. Caputo? Speriamo di riaverlo presto, è l'unico assente".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...