Il Toro non soffre di vertigini, Baselli è il suo profeta. E Cairo “blinda” Ventura

Il presidente granata: «Il Toro è la casa del tecnico. Baselli? Può ancora crescere»
Il Toro non soffre di vertigini, Baselli è il suo profeta. E Cairo “blinda” Ventura© LaPresse/Spada

TORINO - Il Toro sta in alto dopo la terza giornata e non soffre di vertigini. Un Toro che non dipende da un singolo ma trova in Daniele Baselli il goleador a sorpresa. Sempre a segno nelle prime quattro gare, compresa la Coppa Italia, e sempre determinante. Il presidente Urbano Cairo si gode il momento e i suoi giocatori, anche i colpi di mercato: «Baselli ha delle grandi qualità, ma sono convinto che può fare ancora meglio. Si sta applicando molto e Ventura gli ha ritagliato uno spazio adatto a lui». Come dire, testa bassa e pedalare. E’ vietato diventare presuntuosi, come ha ammonito il tecnico dopo il 2-2 di Verona.

LA VIA DEL GOL - Nel Toro, appunto, segnano i centrocampisti, restano a secco i bomber, per una volta. E Fabio Quagliarella cambia sempre partner. «Perché c’è rispetto per tutti e cerchiamo di coinvolgere tutti - spiega il tecnico granata -. Mi spiace che Belotti abbia dovuto esordire nella peggior partita del Toro. Andrea avrà modo di rifarsi in mille altre occasioni. E anche Acquah poi è entrato con lo spirito giusto. Baselli ha sofferto nel primo tempo ed è stato determinante nella ripresa. I giovani ci sono. Il vero problema è creare intorno un terreno impregnato di umiltà dove il lavoro paga. Siamo sulla buona strada, siamo in alto».

UNITI, SEMPRE - Cairo si coccola il Toro e lo stimola. E giù le mani da Ventura: l’allenatore granata non si tocca, oggi e in futuro. «Il Toro è la casa ideale per Ventura e Ventura porta bene al Toro: giusto continuare assieme ancora un po’. Che secondo tempo, a Verona! Una partita totalmente diversa, meritavamo decisamente di più. Siamo riusciti a creare occasioni, così come nelle precedenti partite. Non si può dire che abbiamo strappato un punto, l'abbiamo preso con merito. Il peggiore dei match? Probabilmente sì, ma con un secondo tempo alla grande. Un Torino che ci mette un po' a partire, poi però...». Accelera. «Non farei drammi per come abbiamo giocato. Abbiamo conquistato sette punti nelle prime tre partite, direi che ci sono tutto le premesse per poter fare bene. Toro danneggiato? Ma no. Dobbiamo giocare le partite senza guardare gli arbitraggi. Da quanto ho sentito parlando con i giocatori il rigore del Verona non c’era e invece ce n’era uno a nostro favore. Non voglio però polemizzare ora, non credo sia il caso.Sottolineo la rimonta il stile Toro, di chi non molla mai. Non aver perso e stare a +6 sulla Juve è positivo, eh. Belotti? L’ho visto bene, si è dato da fare nel momento più buio. E’ normale che anche lui abbia faticato un po'». Poi, fuori gli attributi, è stato un altro Toro. Un vero Toro. Contro la Samp, domenica all’Olimpico altro test importante per un gruppo no limits anche nell’emergenza.

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