Torino: Ventura, meno male che è finita. Giampaolo e Mihajlovic sullo sfondo

La società riflette, in settimana l'incontro decisivo con il tecnico. Glik e Immobile pronti a salutare
Torino: Ventura, meno male che è finita. Giampaolo e Mihajlovic sullo sfondo© ANSA

INVIATO A EMPOLI - Al fischio finale, Giampiero Ventura non è nemmeno passato dagli spogliatoi. Non aveva niente da dire alla squadra. Gli è bastato vedere i tre pali centrati dai suoi e quel rigore non dato nel finale a Belotti: una polaroid della stagione granata.

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Ora si aprirà un periodo di riflessione («Come tutti gli anni alla fine ci si incontra con Ventura e affronteremo tutti i temi, dal mercato al modulo. Lo faremo già in settimana», ha rivelato il ds Petrachi) che però, nonostante un regolare contratto firmato fino al 2018, potrebbe fare da preludio al divorzio tra Ventura e il Torino dopo 217 gare vissute sull'ottovolante. Cairo ha già contattato Mihajlovic mentre ieri Petrachi ha parlato a lungo con Carli, ds dell'Empoli forse per chiedere delucidazioni sul futuro di Giampaolo ma la proprietà non vuole certo andare allo scontro con Ventura (per riconoscenza ma pure per evidenti motivi economici) mentre, qualora fosse l'allenatore a ricevere l'offerta giusta (Palermo, Lazio - Sampaoli permettendo - e Atalanta potrebbero essere interessate, fermo restando che una chiamata in Nazionale sarebbe il premio a una carriera difficilmente declinabile) si potrebbe arrivare a una rescissione consensuale con tanto di sentiti ringraziamenti tra le parti.

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IMMOBILE E GLIK - A prescindere da Ventura, il Toro ripartirà senza Glik (che ha giocato ieri l'ultima gara in granata: lo vuole lo Zenit, pronto a offrire 13 milioni più 2 di bonus, il procuratore è atteso in Italia in settimana) e forse senza neppure Ciro Immobile, a patto che il Siviglia non conceda una bella sforbiciata agli 11 milioni pattuiti per il riscatto. Ieri, nonostante la presenza di Sandreani in tribuna, ha prevalso la Ragion di Stato e Ventura, in accordo con la società, ha preferito puntare su Martinez e Belotti che sono giocatori di proprietà rispetto al Ciro Nazionale. «Se Immobile deve fare 20 minuti per convincere Conte siamo nel dramma più totale. Lui a Torino, prima di farsi male, l'aveva già riconquistata la Nazionale». Un'altra medaglia che il tecnico ha voluto appuntarsi sul petto. Sarà pure l'ultima? 

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