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TORINO - “Noi segniamo tanto, ma anche il Cagliari è una squadra che produce ogni volta tante occasioni da gol. E, alla stessa maniera, sia noi che loro incassiamo tante, troppe reti. Mettiamola così: a questo punto per domani prevedo una bella partita ricca di gol. Diciamo allora che finirà 7 a 6 per noi”. Non dà i numeri ma il risultato finale sì, Mihajlovic, alla vigilia della partita con il Cagliari, domani. Quando riproporrà ancora il modulo base di questa stagione: il 4-3-3, perché “passare già adesso fin dal primo minuto al 4-3-1-2 per accentrare Ljajic è prematuro: vedo meglio questa soluzione a gara in corso”.
La vera novità, piuttosto, è il più che probabile esordio di Carlao, domani, in difesa, in luogo dello squalificato Rossettini. E Sinisa chiede coraggio, “lo stesso spirito delle partite contro Inter e Udinese, in casa, quando meritavamo di conquistare 6 punti. Dobbiamo arrivare almeno al nono posto, alla fine di questa stagione. Ma soprattutto dobbiamo interpretare queste gare che restano per prendere una bella rincorsa per il prossimo campionato. Quando non vorrò partire da zero. E dovremo aver imparato a giocare da Toro, con coraggio e spirito giusto, personalità, tanto in casa quanto fuori casa. Perché non basta il talento per fare bene”.
CHI È BELOTTI - Sinisa parla anche di Belotti e del suo possibile futuro in granata, nonostante la spada di Damocle della clausola da 100 milioni, “utilizzabile” in qualsiasi momento da un club straniero: “Col suo modo di comportarsi e di lottare dà la scossa a tutti gli altri. Ha lo spirito Toro e lo esprime in modo perfetto, è il suo modo di giocare. Per questo i tifosi lo adorano. Poi bisogna vedere se rimarrà o no. Sicuramente si trova bene qui, sta bene. Vorrebbe anche rimanere, ho già parlato di queste cose con lui. Lo dissi tanto tempo fa: speriamo che rimanga, almeno fino a quando qui sarò io l’allenatore. Vedremo. C’è questa storia della clausola… Se ne parlerà a fine stagione”.