Torino, Sorrentino esclusivo: "Siamo matti a discutere Sirigu"

L'ex portiere granata sicuro: "Tornerà ai suoi livelli. Negli ultimi due anni ha fatto cose incredibili"
Stefano Sorrentino© www.imagephotoagency.it

I guanti li aveva già appesi al chiodo nell'estate del 2019. Ora ha deciso di riporre nel cassetto anche le scarpe. Stefano Sorrentino ha scelto di iniziare una nuova vita lavorativa: quella da opinionista. Gli impegni a Mediaset non gli consentono di proseguire l'avventura con la maglia della Torinese, compagine di Promozione in cui ha proseguito la sua parentesi da attaccante iniziata con la maglia del Cervo. E' stato bello finché è durato, insomma. Ma Sorrentino resta aggrappato anima e corpo a Torino, la città che lo ha adottato sin da bambino. E ad un derby, quello di domani, che per l'ex portiere non è mai stata una sfida come le altre.

Come vive oggi il derby Stefano Sorrentino?

«Il derby resta la partita dell’anno. Vivendo a Torino percepisco sempre questa atmosfera: è un momento speciale, la settimana che precede questa gara è diversa dalle altre. A maggior ragione per chi sente vibrare il cuore per il Toro».

Un’emozione, quella del derby, che lei ha provato su entrambe le sponde.

«I primi li ho vissuti con la Juventus. Ho avuto il tempo, da avversario del Toro, di giocare ancora al vecchio Filadelfia quando facevo i Giovanissimi Nazionali: un’emozione unica, ricordo tutto di quel luogo. E’ un tempio. Fin dal settore giovanile la stracittadina pesa: quando con la maglia bianconera affrontavo il Toro c’era grandissimo rispetto, perché il vivaio granata negli anni ’90 era un fiore all’occhiello a livello europeo. Poi ho avuto la fortuna di farne parte».

Ci racconta che cosa ha provato con la maglia granata.

«In Primavera al Toro, alla fine degli anni '90, avevamo una squadra fortissima: aver giocato con Quagliarella, Calaiò e Pinga è stata una fortuna. Da lì ho vissuto il derby in maniera diversa. Mi resta il grande rimpianto di non averne mai giocato uno in prima squadra, ma anche guardandoli dalla panchina sentivo un enorme trasporto emotivo. Il derby per i tifosi granata è tutto e chi veste quella maglia sente inevitabilmente una grande responsabilità nei confronti della città».

Dal passato al presente, come giudica il momento di Sirigu?

«Se ci mettiamo a discutere di Sirigu è finita. Negli ultimi due anni ha fatto cose incredibili, in questo avvio di stagione si è comunque espresso su buoni livelli: non si può mettere in discussione un portiere del genere. Tornerà ai suoi livelli pazzeschi».

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