Toro, Bonazzoli e Zaza in giostra. Chi canta meglio del Gallo?

L'ex Sampdoria ha messo la freccia, mentre l'ex Valencia naviga tra illusioni e delusioni
Toro, Bonazzoli e Zaza in giostra. Chi canta meglio del Gallo?

TORINO - Per uno è poissibile che d’ora in avanti le occasioni si riducano, per l’altro, invece, che il meglio possa o debba ancora venire. Simone Zaza e Federico Bonazzoli sono facce di una stessa medaglia, ma con destini che si annunciano diversi. Presenze fugaci e poco fruttuose in una squadra che sa segnare praticamente solo con il suo capitano Belotti e che, oltre che di una solidità difensiva, ha bisogno anche dell’apporto degli altri attaccanti. Non fosse altro perché, se il Gallo dovesse marcare visita in qualche circostanza, le armi si ridurrebbero improvvisamente a pistole ad acqua o a spade di legno. I discorsi da fare sui due, però, sono diametralmente opposti in questo momento della stagione e, in generale, riguardo alla personale esperienza con la maglia granata.

Il punto

Zaza, arrivato dal Valencia a un passo dalla fine del mercato estivo del 2018 - strappato al fotofinish alla Sampdoria - non ha quasi mai convinto. Nonostante le diverse occasioni concessegli dall’allora tecnico torinista Walter Mazzarri, l’attaccante lucano non è praticamente mai stato decisivo. I suoi alibi per non aver affrontato appieno la preparazione pre campionato con il club spagnolo nell’estate di due anni fa, con il passare del tempo si sono trasformati nella realtà nitida che è sotto gli occhi di tutti ed è confermata dai numeri: in 68 partite con la maglia granata indosso, 15 i gol (2 soli dei quali decisivi per determinare un risultato positivo) siglati. Ma, soprattutto, 18 cartellini gialli (e un rosso) che codificano l’atteggiamento di Zaza in campo negli ultimi due anni e mezzo. Confusionario e spesso falloso, frenetico all’inverosimile e, soprattutto, poco concreto. I due gol siglati in questa stagione fra Inter ed Entella sono stati solo abbagli in una storia buia, con le tenebre puntualmente tornate nel derby (in cui ha litigato a bordo campo con Giampaolo che lo aveva sostituito nel secondo tempo) e nella prova priva di contenuti contro l’Udinese. [...]

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