Toro, mercato vero o serie B

Urgono qualità e personalità. Cairo e Vagnati: ci siete?
Toro, mercato vero o serie B© LAPRESSE

TORINO - Gli ultimi casi sono freschi freschi, e altro non fanno che confermare una tendenza sempre più radicata, tra i granata: Toro in vantaggio e recuperato contro il Bologna, Toro in vantaggio e recuperato a Napoli. Una storia che si ripete identica a se stessa e senza insegnare troppo, visti i risultati. A battere la squadra di Giampaolo partendo da una situazione di svantaggio sono state Atalanta, Cagliari, Lazio, Inter e Juventus, mentre a chiudere sul pareggio nonostante l’iniziale passo avanti prodotto dai granata sono state Sassuolo, Sampdoria, Bologna e Napoli. Un trend tale da non permettere di parlare di eccezione, di temporaneo calo di concentrazione, bensì che autorizza a ragionare di problema strutturale. Certo rimane vivo il tema della paura, quel sentimento più o meno inconscio che lega le gambe e annebbia le menti: e nel Toro non è tanto la paura di perdere, a dominare, ma quella di vincere sulla quale è ancora più difficile lavorare.

Ne è consapevole lo stesso Giampaolo, del quale l’impianto tattico pur migliorabile è comunque sufficiente, ma che non trova corrispondenza nei risultati. Quando c’è da fare la partita a mente libera la squadra rende, quando deve iniziare a giocarla con l’obiettivo di fare punti quasi sempre si scioglie. E tanti di quanti nelle passate stagioni avevano la personalità per alzare il muro e difendere il risultato, adesso sono vittime della suddetta paura che si nutre della mancanza di autostima. Come uscirne? Con i tre punti - e d’ora in avanti con una certa frequenza e continuità - che per un gruppo rappresentano la medicina ideale. Già, ma come arrivare a ottenerli, in tale stato di cose? In tal senso il mercato potrà, anzi dovrà dare un grosso aiuto, al tecnico. Sempre che Cairo si renda disponibile a investire per cartellino e ingaggio di quel paio di elementi che Vagnati e il tecnico riterranno utili a ribaltare l’andazzo vigente. Il reparto che più necessita di ingressi di qualità è sempre la mediana, da rinforzare attraverso scelte che pesino oculatamente le ragioni tattiche con quelle morali. Servono un paio di giocatori in grado di ripulire l’aria, capaci di rianimare chi va avanti a testa bassa, che idealmente traccino una linea che gli avversari non dovranno oltrepassare, almeno a un certo punto - diciamo la fase finale - della partita. Appunto calciatori di personalità, affamati e non spremuti dal contesto, dotati di una positività contagiosa, e non destinati nell’arco di un paio di mesi a essere assorbiti dalle difficoltà. [...]

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