Torino, la replica di Cairo: "Ve lo dico io chi è Ciro Immobile"

Il presidente granata risponde alle accuse ricevute dall'attaccante della Lazio poi lancia un messaggio distensivo: "Spero faccia tanti gol agli Europei"
Torino, la replica di Cairo: "Ve lo dico io chi è Ciro Immobile"

TORINO - Intorno alla mezzanotte di ieri, attraverso un post su Instagram, Ciro Immobile ha attaccato pesantemente il presidente del Torino, Urbano Cairo. Il giocatore della Lazio - al termine della partita finita 0-0 a Roma che ha consentito al club granata di salvarsi - lo ha accusato di un'aggressione verbale subita nello spogliatoio, usando toni particolarmente aspri. Poco dopo è arriva la replica del diretto interessato, sia sotto il profilo dell'attaccante, sia sul proprio profilo ufficiale sui social: "Ciro Immobile mi ha attaccato dal suo profilo Instagram dopo la partita con la Lazio. Ho risposto al suo post e pubblico il testo anche qui. Ciro Immobile mi accusa di averlo affrontato a fine gara e sostiene che tutti sanno chi è Ciro Immobile. Ebbene...: anch’io so chi è Ciro Immobile".

Cairo replica a Immobile

Il post di Cairo prosegue: "Un calciatore che è venuto al Torino dopo un campionato deludente al Genoa per rilanciarsi. Ventura gli ha dato fiducia e lui ha fatto bene al Toro. Io pensavo che rimanesse volentieri almeno un altro anno e lui, Ciro Immobile, invece ha fatto il diavolo a quattro per andare al Borussia Dortmund. Ha avuto un'altra stagione deludente e il Borussia lo ha prestato al Siviglia. Anche lì, Ciro Immobile, non è andato bene e allora mi ha telefonato e mi ha chiesto per favore di tornare al Toro. Io, che gli ero affezionato, l’ho accontentato. Ha fatto un girone di ritorno non molto brillante, ma io che, ci tenevo molto a lui, lo avrei voluto riscattare comunque. Ma lui, Ciro Immobile, questa volta non mi ha chiamato personalmente, ma mi ha fatto dire dal suo procuratore, che per motivi personali non poteva restare a Torino. E allora non l’ho riscattato perché ho capito chi è Ciro Immobile...".

Cairo e il messaggio di pace a Immobile

Poi, interpellato dall'Adnkronos dopo alcune ore, Cairo abbassa i toni della polemica: "Quella di ieri era una partita con livelli di tensione molto molto alti, come s'è visto, e per noi era molto importante. Per me il fatto che si giochi con il sangue agli occhi va benissimo, fa parte dell'agonismo: si fa così e la Lazio ha onorato il campionato. Ma non è leale buttarsi per cercare un rigore quando non c'è, questo non si fa". Quindi lancia un messaggio di pace: "Ho avuto Immobile come giocatore, gli ero e gli sono molto affezionato, per me è un pupillo e l'ho sempre portato in palmo di mano. Per me finisce qui, farò il tifo per Immobile agli Europei, gli auguro di segnare tanti gol e il meglio per lui e la sua famiglia".

Lazio-Torino, Cairo: "Buttarsi a terra e chiedere rigore non è correttezza"

Il numero uno granata, poi, ai microfoni di Radio 24 ha chiarito: "Giocare col sangue agli occhio lo devono fare tutti ma, quando vedo un giocatore bravo come Immobile buttarsi a terra e chiedere un rigore, quella non è correttezza. L'impegno ci vuole al 100%, tant'è che ho fatto i complimenti alla Lazio per come ha giocato e ha onorato il campionato. Quel che non mi è piaciuto è stata qualche caduta di troppo, qualche protesta di troppo".

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