Toro, Juric ha le idee chiare. Ecco cosa serve

Cairo annuncia il nuovo tecnico, che sa già come cambiare la rosa. I dettagli, reparto per reparto
Toro, Juric ha le idee chiare. Ecco cosa serve© Marco Canoniero

Tutto come previsto: pantomime comprese. D’altra parte Juric aveva firmato il contratto già giovedì, e sempre giovedì era stato anche liquidato Nicola: alla maniera di U.C., una telefonatina con linguetta e via, dopo giorni di fughe. E per fortuna che domenica scorsa, post Benevento, Cairo aveva solennemente promesso: «Domani lo chiamo, poi in settimana ci incontreremo». Che ridere. Non poteva che essere ieri la giornata degli annunci, con la risoluzione consensuale di Juric col Verona andata a regime. E con il deposito dei nuovi papiri che legheranno il croato al Torino sino al 2024. Anche nel gioco dei comunicati sui siti delle due società si è mantenuta la sequenzialità. Dapprima l’annuncio dei veronesi, poco dopo mezzogiorno. E i ringraziamenti a Juric per i «risultati significativi» ottenuti insieme nell’ultimo biennio. Sino all’ultimo a Verona erano convinti di riuscire a fargli cambiare idea: anche a colpi di rilancio per due giorni, fino a 1,9 milioni netti per 3 stagioni, una in più rispetto alla scadenza del 2023. Ma Juric, un po’ a sorpresa per il presidente Setti, non ha più voluto trattare. Aveva già detto sì ai granata. E stabilito, in cuor suo, che il ciclo a Verona fosse finito. Da tempo sente nel sangue un fuoco nuovo: per ciò che il Torino rappresenta. Non è solo questione di parlantina: di Cairo. Un conto è offrire il Toro, un conto Zaza e Verdi. Battuta non casuale, visto che entrambi non rientrano nei piani di Juric. E Cairo stesso ha capito da tempo di aver fatto una follia a spendere 40 milioni (o poco meno) per ingaggiare prima l’uno e poi l’altro. Ma saremo di nuovo alle solite: o il Torino accetta un prestito oneroso con diritto, o metabolizza la necessità di mettere a bilancio una minusvalenza (per quanto la più piccola possibile) pur di risparmiare per sempre sugli ingaggi, o anche a settembre ce li vedremo in campo, Zaza e Verdi. Più facile in panca, che in campo. Dal particolare al generale: Vagnati ripete a mezzo mondo di voler fare «pulizia». Juric è d’accordo, ma nel senso che pretende giocatori davvero ultra-motivati. E OVVIAMENTE NON HA NESSUN PROBLEMA A TENERE BELOTTI: è abbastanza chiaro, scritto così?

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