Toro, Cairo trema: Blackstone chiede 504 milioni di danni

Questa la cifra richiesta dal colosso americano a Rcs. L'esborso comportrebbe inevitabili ripercussioni anche sul futuro del club
Toro, Cairo trema: Blackstone chiede 504 milioni di danni© LaPresse

Cinquecentoquattro milioni di euro. E meno male che gli americani ragionano - e fanno affari - in dollari, altrimenti i milioni sarebbero 600, l’ammontare appunto in valuta statunitense della richiesta di risarcimento danni avanzata da Blackstone nei confronti di Rcs e del suo presidente (nonché proprietario del Torino Football Club) Urbano Cairo. Insomma, volendola mettere sul ridere, tutto sommato a Cairo per adesso è ancora andata bene, essendo partito strappando uno sconto - al cambio di ieri - di ben 96 milioni.

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Toro, più che uno scenario negativo sembra la speranza di un cambio ai vertici

Peccato che qui, da ridere, non ci sia proprio niente, al di là degli sghignazzi dei tifosi del Toro che - delusione su delusione - sono giunti a un tale livello di avversione verso questa società granata da augurare al “loro” patron un esito sfavorevole se non catastrofico della delicata controversia finanziaria. Tanto che gran parte di loro, sui social, ieri esultavano. Che tale (a questo punto probabile) eventualità possa comportare inevitabili ripercussioni sul futuro del club non viene infatti visto, sulla piazza del dissenso, come uno scenario negativo, bensì come una speranza che possa determinare un cambio obbligato ai vertici dello stesso Torino FC in un futuro quanto più possibile prossimo dopo questi 16 anni di un uomo solo al comando: un uomo dapprima osannato, poi divenuto controverso e adesso decisamente inviso, man mano che le ripetute mortificazioni si sono trasformate in conclamata rassegnazione sulle ambizioni sportive sue e conseguentemente del Toro. La richiesta di risarcimento è stata depositata ieri presso la Corte Suprema di New York per mano dei legali del potentissimo fondo Usa, lesto a rilanciare la controffensiva verso il gruppo editoriale e il suo principale azionista che già, lo scorso 14 maggio, si erano visti dare torto dal lodo arbitrale di Milano. Là dove Cairo, giocando in casa, contava di vincere almeno il primo round e invece è stato costretto a deglutire - in imbarazzato e ansioso silenzio - il verdetto che certificò la regolarità della vendita a Blackstone, nel 2013, degli immobili di via Solferino, quando il pubblicitario alessandrino doveva ancora cominciare la scalata a Rcs. Mossa ardita, il suo tentativo di invalidare quell’operazione una volta insediatosi alla presidenza, perché non solo fece saltare la mosca al naso degli americani, ma addirittura la preventivata cessione nel 2018 del prestigioso palazzo al gruppo Allianz Real Estate, a prezzo raddoppiato (si trattava sulla base di 240 milioni contro i 120 versati da Blackstone a Rcs).

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