Toro, effetto Juric: ora Vagnati va di corsa

La spinta del tecnico sul mercato si fa sentire: il ds ieri a Eindhoven per Psv-Feyenoord. Aumentano le missioni all’estero per studiare nuovi colpi
Toro, effetto Juric: ora Vagnati va di corsa© LAPRESSE

TORINO Juric va veloce. E - incredibilmente, improvvisamente, soprattutto felicemente - tutti al Toro hanno cominciato, di conseguenza, ad accelerare. Del resto funziona così, con Ivan da Spalato. Bisogna tenere il suo passo, stargli appresso: altrimenti, se tu perdi di vista lui, o lui perde di vista te, non lo acchiappi più. O, nel migliore dei casi, per recuperare la posizione e risintonizzarti sulla sua lunghezza d’onda rischi di impiegarci un’eternità, sprecando un sacco di tempo, di energie e di occasioni. (...)

Vagnati si muove all'estero 

Ieri Vagnati è stato visto a Eindhoven, Philips Stadion, dove il Feyenoord ne ha rifilati quattro al Psv. Sta cercando, ora in Olanda, degli altri Brekalo, dei nuovi Zima. In anticipo, adesso. E il ds granata si era parimenti mosso, nelle settimane scorse: lui e il suo capo scout Specchia sono stati segnalati in Francia e in Svizzera, in stadi danesi, spagnoli, portoghesi, nell’Est europeo. Luoghi e mercati che del resto - su commissione o anche solo d’intesa programmatica/progettuale, sulla fiducia - Juric gradiva fossero scandagliati già quando guidava Genoa e Verona, vedi il numero impressionante di stranieri, pure sconosciuti, da lui scovati e valorizzati qua e là negli ultimi anni. Non è un caso che ieri - prima di affrontare e sorprendentemente battere la Roma di Mourinho col miracoloso Tudor in panchina al posto del fresco esonerato Di Francesco - il ds dell’Hellas, Tony D’Amico, sia tornato sull’argomento così: «Rimpiazzare un tecnico forte come Juric è difficile, fare paragoni non è giusto. Sapevamo che sostituirlo sarebbe stato difficile. Come difficile ci aspettavamo il campionato dopo il suo addio». Ora, al netto di problematici paragoni tra realtà per mille ragioni distanti se non opposte tra loro, ci sovviene un pensiero stupendo. Quanto sarebbe bello, importante, perfino stupefacente che Ivan Juric - con il suo coraggio, la sua disciplina, anche la sua sfrontatezza - aiutasse il Torino, oltre che a diventare una squadra, a riscoprirsi come società?

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