Torino, il dottore portato da Vagnati ha dato le dimissioni

"Perché tutti questi infortuni? E perché tempi di guarigione così lunghi?" Juric scontento soprattutto per i casi Belotti e Zaza
Torino, il dottore portato da Vagnati ha dato le dimissioni

Alla fine, infortunio di qui infortunio di là, è finito kappaò il medico: battuta amara, anche perché il dottor Paolo Minafra, in realtà, è uscito dal campo sulle sue gambe. Tanti saluti: e ha rassegnato le dimissioni. Dal suo punto di vista, quando è troppo è troppo. Troppi attacchi da Juric in privato, ma ormai anche in pubblico. Troppe accuse, troppo tutto. Basta, ha detto il dottore portato da Vagnati nell’estate del ’20: già medico sociale del Palermo e del Sassuolo, quindi alla Spal pure lui come il ds (e con il ds). Vagnati: un altro non certo nelle grazie di Ivan il Terribile.

Minafra lascia dopo i ripetuti attacchi di Juric

Era il 19 agosto di un anno fa quando Cairo faceva scrivere sul sito del club: "Il Presidente desidera ringraziare il dottor Rodolfo Tavana, che per motivi famigliari lascia il Torino, per le sue apprezzate doti umane e professionali e per l’ottimo lavoro svolto nei tre anni in granata". Ecco chi andava a sostituire Minafra nella carica di coordinatore e responsabile sanitario del Torino Fc: Tavana, per oltre 20 anni “supermedico” di un Milan super. Ma il “così è troppo” non era soltanto nella testa di Minafra, ormai. Anche per Juric tutto era diventato troppo. E quando il troppo stroppia, Ivan non ci vede più: lo si conosce. Ma d’altra parte: cosa diavolo è successo a Belotti? E a Zaza? Le speranze di fine agosto davano il Gallo quantomeno in panca a Venezia, se non prima. E Simone a disposizione nella seconda metà di settembre. E invece: Baselli centravanti, contro la Juve. Era da settimane che in conferenza Juric tirava frecciate contro l’ospedale da campo granata. "Prima mi avevano detto una cosa, poi un’altra, ma ora non sanno più neanche dirmi quando Belotti potrà rientrare: chissà". Basta e avanza questo ipse dixit pre-Lazio, in cotanto zibaldone in croato. Troppe guarigioni prolungate oltre le prime diagnosi/prognosi, troppi dubbi, troppi guai. Il ragionamento di Juric è molto chiaro, difficilmente contestabile: se vogliamo crescere come squadra, dobbiamo prima di tutto crescere come società.

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