Milinkovic ha conquistato il Torino, ora sogna la nazionale

Il portiere serbo si è guadagnato il posto da titolare con Juric: già due clean sheet in questo inizio di stagione
Milinkovic ha conquistato il Torino, ora sogna la nazionale

TORINO - Titolare di ruolo e nella testa. Ora sì che si sente protagonista: ha prolungato il contratto a giugno e allargato le ambizioni. Finalmente Vanja Milinkovic-Savic si è ritagliato lo spazio che desiderava fin dal momento dell’arrivo al Torino, datato 2017. Basta con le esperienze in prestito (alla Spal, all’Ascoli e allo Standard Liegi), il posto tra i pali granata è diventato suo. Il club ci ha puntato rinnovando l’accordo fino al 2024 e affidandogli la maglia da numero uno. Il campo sta dando le risposte auspicate in estate: 8 presenze finora, le stesse collezionate in totale in tutta la scorsa stagione, iniziata e chiusa da vice. Il serbo, 202 centimetri di altezza, ha fatto progressi da… gigante: 7 reti subite tenendo in considerazione anche la prima partita ufficiale, quella in Coppa Italia del 15 agosto scorso contro la Cremonese: passaggio del turno con il brivido ai calci di rigore, Milinkovic respinse il penalty di Ciofani costringendo successivamente all’errore anche Castagnetti.

Margini di crescita

Due clean sheet in Serie A (contro Salernitana e Sassuolo), per poco non si è ripetuto nel derby con la Juventus, la gara più sentita. Paratone sul colpo di testa ravvicinato di Alex Sandro, poi l’intervento sulla botta da fuori di Cuadrado. Si è dovuto arrendere soltanto alla conclusione dal limite di Locatelli: palo interno e gol, precisione massima. Il Toro di Juric, oltre ad aver migliorato la fase difensiva, ha anche trovato il giusto erede di Sirigu, ceduto al Genoa. La stazza e l’aspetto possono trarre in inganno: Milinkovic è un classe 1997, ha compiuto 24 anni a febbraio, ha ancora ampi margini di crescita. Ecco perché adesso non si preclude niente, nemmeno la convocazione della Serbia. Ha fatto tutta la trafila nelle selezioni giovanili, dall’Under 16 all’Under 21, con cui esordì proprio contro l’Italia il 2 settembre 2016: finì 1-1 al Menti di Vicenza, in campo quel giorno c’era anche il fratello maggiore Sergej, schierato trequartista nel 4-2-3-1.

Obiettivo Serbia

Adesso Vanja prova a convincere pure Dragan Stojkovic per la nazionale maggiore. Il ct, come portieri, ha chiamato Dmitrovic del Siviglia, Rajkovic del Reims e Svilar del Benfica. Milinkovic sente di non essere da meno, di poter entrare meritatamente nel giro delle convocazioni. Sta attirando le attenzioni e la futura considerazione. In questa sosta sono stati chiamati sette “italiani”: Nastasic, Milenkovic e Vlahovic della Fiorentina, Lazovic del Verona, Milinkovic della Lazio, Djuricic del Sassuolo e Lukic, compagno nel Torino. La Serbia a breve potrebbe diventare più granata.

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