Sanabria, il leader silenzioso del Toro

Juric è sempre più convinto delle qualità del sudamericano che contro la Sampdoria è in vantaggio nel ballottaggio con Belotti
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TORINO - Il feeling è stato immediato: sono bastati un vis-a-vis e un paio di allenamenti, per far sì che Juric riconoscesse in Sanabria un uomo sul quale puntare, e Sanabria scegliesse di affidarsi a Juric. E’ stima reciproca, tra il paraguaiano e il tecnico croato. L’attaccante grazie al mister sta ampliando il raggio d’azione, sbocciando da puro centravanti d’area di rigore a elemento che rifinisce e pure rincula, si allarga e tiene palla. D’altra parte il tecnico sta modellando un Toro che prende sempre più forma pure in virtù dell’aderenza al modulo dimostrata da Sanabria. Sempre più un leader silenzioso, all’interno del gruppo. Una sintonia, quella tra i due, che ha importanti riflessi sui granata, vista la situazione attuale. Il discorso è stato semplice, nelle sei stagioni precedenti quella attuale: il centravanti era Belotti, e attorno al Gallo si disegnava un Toro. Che adesso mantiene il numero 9 quale risorsa, ma non più quale inamovibile totem. Una situazione figlia dell’infortunio di cui è stato vittima e che ha consentito a Sanabria di prendersi il posto in squadra, ma anche della situazione contrattuale che ha modificato il quadro, nelle gerarchie del gruppo. Il Gallo vuole chiudere al meglio in granata, e Juric punta a prendere da Belotti tutto quanto possa essere utile alla squadra, prima della sua eventuale partenza, ma è chiaro che il futuro - per quanto riguarda il ruolo di attaccante - abbia ora come ora più le fattezze di Sanabria che non quelle del Gallo. Insistendo con il sudamericano, in definitiva, Juric lavora per l’oggi ma anche per il Toro che verrà.

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