Torino, Milinkovic-Savic: i segreti del portiere che ha conquistato Juric

Le confessioni del portiere granata che ha convinto anche i più scettici
Milinkovic-Savic© LAPRESSE

La matematica non sarà mai il suo mestiere, ma con le parate Vanja Milinkovic-Savic ha regalato punti al Torino. Dopo una prima parte di stagione positiva - nonostante in tanti avessero storto il naso quando è stato promosso titolare tra i pali - il serbo vuole continuare a crescere. Nell'intervista "a tu per tu" ai microfoni di Torino Channel, Vanja ha tracciato il suo ritratto di giocatore ma anche di uomo ed ex studente: «La storia era la mia materia preferita a scuola, ma odiavo la matematica».

Il fratello Sergej e il padre

Il calcio, a casa Milinkovic-Savic, è una questione di famiglia: il fratello Sergej è uno dei fari della Lazio, ma Vanja ha confessato di aver covato da bambino il sogno di diventare giocatore soprattutto per l'influenza del padre. Quando gli hanno chiesto chi fosse il suo eroe, però, il gigante non ha avuto dubbi: «Mia mamma». E alla domanda su cosa volesse fare da grande, quando avrà appeso i guantoni al chiodo, il numero 32 granata ha risposto altrettanto prontamente: «L'avvocato». L'intelligenza, in Milinkovic, fa il paio con la pigrizia (non a caso, il suo animale preferito è l'iguana), anche se la qualità più importante - ha sottolineato l'estremo difensore - rimane l'onestà.

Il basket

Oltre al calcio, il portiere adora la pallacanestro e Kevin Garnett, ex cestista dei Minnesota Timberwolves e dei Boston Celtics. Ma tornando al pallone e alla sua carriera, Vanja ha individuato il suo giocatore preferito («Zlatan Ibrahimovic») e due momenti indimenticabili. La singola partita è stata quella vinta negli ottavi di finale di Coppa Italia contro la Roma, il 20 dicembre 2017: alla seconda presenza in assoluto con la maglia del Torino, Vanja fu autore di un'ottima prova, impreziosita anche dal rigore parato al romanista Dzeko sul punteggio di 2-0 per i granata. Per la gioia più grande della carriera, invece, bisogna risalire al Mondiale vinto con l'under 20 della Serbia («Il mondialito» ha ricordato il portiere) nel 2015 in finale contro il Brasile di Malcom e Gabriel Jesus. Infine il portiere ha voluto - seppur con poca fantasia e con una risata finale - salutare i suoi tifosi: «Ciao tifosi del Toro!». In attesa di ripartire nel nuovo anno e continuare a crescere con la maglia granata indosso.

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