© Paolo Pavan
TORINO - Si ricomincia: allarme focolaio nel gruppo squadra. I contagiati granata sono diventati 5: 4 dei quali calciatori. Già troppi casi in sequenza: gli ultimi 2 emersi il 31. Col rischio che oggi, dopo i nuovi tamponi per tutti, possano aumentare ancora: e purtroppo non ci sarebbe nemmeno troppo da stupirsi, statistiche alla mano. L’Asl, nell’ultimo giorno dell’anno, ha immediatamente disposto un periodo di quarantena obbligatoria a domicilio per tutti i granata che lavorano a stretto contatto: giocatori, staff tecnico e medico, preparatori, dirigenti e collaboratori. Il tutto, con vista su giovedì 6: Atalanta-Torino. Partita non in forse, dato il numero di contagi ancora esiguo (per quanto già significativo e preoccupante), ma potenzialmente a rischio, strada facendo. Speriamo di no, auguriamoci ovviamente di no: significherebbe, al contrario, un decollo dei positivi sino alle soglie della scorsa stagione, quando venne impedito ai granata di partecipare alla trasferta contro la Lazio. Si ricorderà, una dozzina di contagi, con tanto di battaglia legale a posteriori, vinta dal Torino in ogni grado di giudizio. Ecco, per fortuna non siamo a quei livelli. La salute prima di tutto, comunque. Dei positivi attuali, nessuno patisce sintomi pesanti. Pure chi ha avuto la febbre alta sta già un po’ meglio. Tra i contagiati c’è anche un giocatore asintomatico. Però il timore, il rischio di un focolaio in espansione resta. Ecco perché è scattato l’allarme. Tutto il gruppo squadra tornerà a effettuare i tamponi oggi in mattinata. Nuovi contagi? Nessuno? Sarà il primo step dirimente, dopo gli ultimi controlli collettivi effettuati il 31, in previsione dell’ultimo allenamento dell’anno (ieri giornata di riposo, già stabilita a priori). Nel pomeriggio di oggi si potranno allenare solo i negativi, è naturale: vedremo, toccando ferro. E poi di nuovo tutti a casa. L’Asl ha concesso solo gli spostamenti per effettuare i tamponi e i possibili allenamenti “in bolla” al Filadelfia.