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TORINO - Un torello da gol: un metro e 88 di potenza, fiuto e piedi buoni, annaffiato da una dote non fisica, nemmeno tecnica, ma ugualmente fondamentale. La fame, la ferocia agonistica, la tigna, la maturità caratteriale. Lo si scrisse su queste colonne la prima volta il 30 novembre: per il mercato di gennaio il Toro segue Pietro Pellegri. Adesso, quasi 2 mesi dopo, è fatta. Accordo col Monaco, il club granata in pratica eredita il contratto che l’attaccante 20enne aveva in prestito al Milan. Prestito sino al 30 giugno, con diritto di riscatto per circa 6 milioni (con la variabile dei bonus, però). Attesa nella giornata odierna l’ufficializzazione, con visite mediche annesse. Domani il primo allenamento: con l’allenatore che per primo e più di tutti credette in lui. A 15 anni e 280 giorni, nel Genoa, Juric lo fece esordire in A: nel ‘16, manco a dirlo contro il Toro (eguagliato il record di precocità di Amadei). E a 16 anni e 72 giorni già la buttava dentro in un giorno speciale a priori, la partita dell’addio di Totti (solo l’ex attaccante romanista Anni 40 e un certo Rivera avevano fatto prima) [...]