TORINO - C’è questa retorica da derby per cui il Toro può giocarsela con la Juve solo mettendola sul piano dell’agonismo, del cuore, di Davide contro Golia. Luoghi comuni peraltro solo in parte fondati, poiché il Toro, quand’era Toro, spesso batteva i bianconeri con la classe e la personalità dei propri campioni. E finalmente è tornato a metterla in difficoltà anche sul piano del gioco, come ha ammesso lo stesso Allegri. Attribuendo al collega Juric il merito di avere restituito ai granata un’identità calcistica, al di là del carattere.
Juric è un uomo semplice
Quest’anomalia del croato, che ha dato un forte segnale di discontinuità rispetto alle pene psicotattiche dei suoi predecessori, si dispiega poi anche nel modo che Juric ha di porsi in pubblico. Già solo quando va in tv, dove ancora venerdì ha ammesso di essere andato pure lui un po’ in confusione, nelle ultime settimane, evitando così di addossare ai giocatori tutte le responsabilità per tre risultati negativi. E poi ci sono le sue abitudini da uomo normale, dunque molto granata; la sua semplicità nel farsi vedere in giro [...]