Quanto amore per il Toro di Juric

Il tributo di Ricci ai 1.500 tifosi granata presenti a Monza: "Ci hanno regalato tanto calore, la vittoria è anche loro"
Quanto amore per il Toro di Juric© LAPRESSE

La squadra da una parte, Cairo dall’altra. Complice anche la geometria della curva dell’U-Power Stadium fu Brianteo - dritta e non ad arco - a Monza l’impatto restituito dalla tifoseria granata è stato da grande evento. In verità l’unicità della gara riguardava più i lombardi, all’esordio assoluto nella massima serie. Speciale, e tale da unire in un applauso collettivo entrambe le curve, è stato il tributo rivolto a Gigi Radice, mancato proprio a Monza il 7 dicembre 2018 e a più riprese tecnico sia dei brianzoli che dei granata. Un lungo applauso sentito e dovuto a un uomo eccezionale, nonché all’unico allenatore capace di vincere un titolo italiano con il Toro dall’epopea degli Invincibili in avanti.

Alla fine l’ha spuntata Juric su Stroppa, regalando ai granata accorsi in Lombardia i primi punti della stagione. Maturati nel cuore di un’estate parossistica che ha ulteriormente aumentato il distacco tra Cairo e la grande maggioranza della gente del Toro. Capace però, quest’ultima, di trovare differenti spazi nel cuore, contestualmente aumentando la contestazione nei confronti del presidente e il pieno sostegno verso Juric e i suoi giocatori. Sostenuti dall’inizio alla fine, in un’alternanza di cori pro squadra e contro il patron. Una posizione ribadita a voce, dopo la partita, tra l’antistadio e il caffé di rito in autostrada. Il gradimento nei confronti del Toro si è espresso in una domanda in particolare: «Ma adesso arriva Schuurs?». Come a dire, tra mille problemi, nonostante i tanti calciatori forti partiti, le liti, le rotture e i vari tentativi di riappacificazione più o meno autentici c’è un squadra che, come raccontato pure da Juric prima e dopo il Monza sta cercando di isolarsi per dare il meglio. E che, con l’olandese in campo, potrà essere in grado di regalare ancora più emozioni di quelle già vissute all’U-Power. E alle aspettative ben riposte su Schuurs si legano le considerazioni fin qui positive espresse su chi già c’è. Si va da «ma Radonjic è proprio forte», a «Miranchuk deve crescere, però che bell’esordio», per arrivare a «questa squadra è sempre più solida e propositiva, peccato per la società...».

Insomma quanto di deprimente succede a un certo livello del Torino Fc, si trasforma in entusiasmo grazie a quanto sa trasmettere la squadra. Sabato sera capace di accendere i 1.500 tifosi granata presenti a Monza. Un calore sottolineato anche da Samuele Ricci, tra i migliori in campo nel primo successo in campionato centrato dal Torino. «Ci hanno seguito in tanti e la vittoria è anche merito loro - le sue parole -: ci hanno trasmesso tanto calore, in campo è arrivato ed è stato un fattore importante, per noi. L’assist? Una giocata istintiva: in campo devo prendere più responsabilità e seguire il mister che mi insegna qualcosa ogni giorno. A Monza abbiamo avuto il giusto atteggiamento giocando al massimo delle nostre potenzialità, e i nuovi si sono già calati nella parte». A ciascuno il suo: a Ricci stanno andando le chiavi del centrocampo granata, ai nuovi tocca continuare il processo di apprendimento, mentre i tifosi trasmettono l’entusiasmo che ricevono da questo Toro di Juric.

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