Toro, Schuurs alla prova dei big: l'Inter di Lautaro e Dzeko primo esame

Subito idolo, guarda oltre l’infortunio e vuole sfidare i grandi centravanti: la botta al piede è superata
Toro, Schuurs alla prova dei big: l'Inter di Lautaro e Dzeko primo esame© LAPRESSE

TORINO - Per i tifosi del Toro è già un idolo indiscusso. A tal punto da far passare in fretta il magone per il passaggio di Gleison Bremer alla Juventus. Perr Schuurs, nella sua prima gara giocata da titolare al Grande Torino, ha stupito. La gente conosceva la sua forza: è arrivato dall'Ajax, squadra nella quale era un giocatore importante e molto considerato da società e allenatore. Il Toro lo ha pagato una cifra corposa: quasi 12 milioni fra parte fissa e bonus, non proprio noccioline. Eppure, contro il Lecce, il centrale olandese ha da subito mostrato una personalità spaventosa. Sembrava un veterano, uno approdato in granata da tantissimi anni. Si è preso il boato del pubblico per ogni intervento difensivo, tenendo agevolmente a bada gli uomini offensivi del Lecce. Ma soprattutto ha guidato la retroguardia senza mai sentirsi in soggezione, quasi come fosse da anni il padrone della difesa del Toro. Sicuramente ha una forte attitudine da leader e il suo avvio sotto la Mole è stato molto brillante: ha ben figurato anche a Cremona e a Bergamo, dando l'impressione di essersi immediatamente calato nella parte. Ha assimilato i concetti trasmessi da Juric e dal suo staff e adesso vuole crescere partita dopo partita: sta già imparando con molta rapidità la lingua italiana, per poter essere sempre più efficace anche con le parole e non soltanto coi gesti tecnici. Schuurs ha tanto da imparare con il tecnico croato, ma la sensazione è che stia apprendendo tutto in fretta: ottimo segnale, per un Toro che ha investito su uno dei prospetti più interessanti del calcio europeo.



Adesso, però, gli tocca la prova del nove. Dopodomani c’è l’Inter: un attacco potenzialmente atomico anche senza l’infortunato Romelu Lukaku. Giocheranno quasi certamente Lautaro Martinez ed Edin Dzeko in coppia, dando seguito all’ottimo secondo tempo disputato nel derby contro il Milan. Si accomoderà in panchina Correa, altra mina vagante dei nerazzurri. Per Schuurs sarà un esame tosto, il primo di fronte ad una corazzata. Non sente la pressione, anzi è stimolato a far bene, a farsi trovare ancora una volta pronto. In Olanda era un perno della difesa e ha già maturato esperienza in Champions League, al cospetto di avversari temibili come l’Inter: vanta 11 gettoni nella massima competizione europea. E se non gli sono tremate le gambe lì, vuol dire che ha la testa giusta per non farsi intimorire dall’Inter. A proposito dell’uscita anticipata di Perr durante la gara contro il Lecce, niente paura: ha preso una botta al piede ampiamente superata. Al suo posto è entrato Alessandro Buongiorno, col quale si gioca una maglia da titolare. Anche se entrambi hanno dimostrato di poter scendere in campo contemporaneamente: Buongiorno al centro e l’olandese come braccetto di destra possono tranquillamente coesistere. Persino a San Siro, di fronte alla formazione sulla carta più completa della Serie A. Il settore ospiti dopodomani sarà gremito. E ogni intervento di Schuurs sarà accolto come un gol: questo è il recente mood dei tifosi del Toro. Innamorati di un difensore intelligente, che sa usare indiscriminatamente le buone maniere ma anche quelle forti. Si farà rispettare pure contro l’Inter: è un classe ‘99, ma le spalle sono larghe abbastanza per non temere nessuno.

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