Torino, Radonijc dall’inizio per avere fantasia e incisività

Sabato sera il serbo ritorna tra i titolari al posto di Seck. Il Toro ha bisogno dei suoi assist e di altre reti decisive
Torino, Radonijc dall’inizio per avere fantasia e incisività© Getty Images

TORINO - Partiti Belotti e Bremer nell’ambiente granata sono scattate le primarie per reperire i nuovi riferimenti della tifoseria. Quei giocatori capaci di strappare un applauso in più, di scaldare il Grande Torino e la rappresentanza sempre nutrita di chi segue la squadra in trasferta. Un candidato forte è ad esempio Schuurs, fin qui capace di guadagnare gradimento attraverso prestazioni toste, attente e concentrate (quando, contro il Lecce, ha accelerato per chiudere sul velocista Banda ha ricevuto l’ovazione dello stadio).



Ma è nel reparto offensivo, ai lati dei centravanti (Sanabria o Pellegri), che si annidano i due elementi che in questa fase più accendono la fantasia dei tifosi. Vlasic è probabilmente il giocatore che più sta piacendo alla parte più adulta del tifo, e pure contro l’Inter, al netto di una certa mancanza di cattiveria dalle parti di Handanovic, ha confermato di essere acquisto azzecatissimo. Radonjic è invece quello che forse accarezza maggiormente le emozioni dei più piccoli: è l’umano-calciatore, quello che si prende delle pause, ma che quando si accende illumina a giorno. Purtroppo, e di questo aveva a più riprese avvisato Juric fin dall’estate, il serbo va adesso centellinato nella speranza che, più avanti, possa trovare quella condizione fisica tale da proporlo da inizio gara e per più partite consecutive. Ciò che in questa fase può garantire Vlasic.
Radonjic, invece, ha disputato dal primo minuto le prime tre gare di campionato (dopo aver ufficialmente esordito nel Torino in Coppa Italia segnando un gol nel 3-0 contro il Palermo), poi ha alternato due subentri a un incontro disputato dall’inizio. Dopo essere risultato determinante contro la Cremonese ha giocato l’ultimo quarto d’ora contro l’Atalanta, quindi ha preso parte alla sfida contro il Lecce senza essere sostituito, mentre a Milano è entrato a 20’ dalla fine per Seck. Mettendosi subito in mostra con un’azione personale - taglio verso il centro dell’area e tiro potente, ma appena alto - che ne ha certificato l’alto grado di pericolosità. In questo momento superiore a quella di Seck, il quale sta evidenziando di avere spunto e gamba per garantire superiorità numerica, ma che nel complesso manca ancora di incisività. Qualità, quest’ultima, che Juric (e Paro) stanno cercando in ogni modo di aumentare. Disegnando nuove soluzioni offensive, e puntando a tirare a lucido gli elementi dotati di doti superiori.

Al Filadelfia il lavoro portato avanti con Radonjic è infatti peculiare: l’attaccante esterno svolge allenamenti coordinati con il resto del gruppo, ma con un’attenzione specifica alla crescita della condizione fisica. Rispettando la recente alternanza, contro il Sassuolo di Laurienté - pure lui un’ala offensiva, e a lungo inseguita da Vagnati, sul mercato - l’ex del Benfica ritroverà il suo posto sulla sinistra dell’attacco granata. In un reparto che sarà completato da Vlasic a destra e da un centravanti che potrebbe, come già con il Lecce, essere nuovamente Pellegri. A sedere in panchina, rispetto al ko di Milano, sarebbero Seck e Sanabria. Cambi che si rendono opportuni per due ragioni: una è l’incedere degli appuntamenti, l’altra è la necessità di stimolare gli interpreti di un reparto che sta segnando col contagocce (sei reti in sei gare: poche, per la mole di lavoro prodotta).

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