Toro, sei punte per fare un bomber

Avanti con Sanabria, mai in gol in casa da 9 mesi. La via di fuga è passare nella ripresa al 2X2
Toro, sei punte per fare un bomber© www.imagephotoagency.it

TORINO - Sei giocatori offensivi per spremere una punta, un bomber vero, uno che la butti dentro con continuità. Già, perché sino ad oggi i granata hanno realizzato la miseria di sette gol e occupano il terz’ultimo posto, per quanto riguarda la fase realizzativa. Vlasic (3 reti), Sanabria (2), Radonjiic (1) e Miranchuk (1) sono gli unici “offensivi” ad aver bucato la rete avversaria. I numeri d’attacco sono spietati: 13° per tiri in porta, il Toro. Pochi, pochissimi, in considerazione della mole di gioco prodotta. E poi il Toro è 5° - ma l’alta classifica qui non è un merito - per fuorigioco: questo, però, è dovuto al fatto che Rodriguez e compagni giocato alti e, quindi, il rischio di cadere nella trappola avversaria è elevato. Se non si trova al più presto un rimedio tutto diventerà difficile. La mancanza di Belotti o, perlomeno, di un giocatore con le sue caratteristiche comincia a farsi sentire. Attualmente ci sono sei giocatori offensivi: Vlasic, Radonjic, Miranchuk e Karamoh piu due punte vere: Pellegri e Sanabria. Che però non sfondano come dovrebbero, anche se il paraguaiano è reduce dalla rete, risultata poi inutile, di Napoli. Il suo cammino del gol fino ad oggi è assai deludente: 8 presenze, 2 marcature, contro Monza e appunto Napoli. E la curiosità che fa discutere è che tutte e due sono arrivate in trasferta. Ecco perché oggi, all’ora di pranzo, dovrà cercare di festeggiare il primo gol in casa, con la speranza che possa portare ad un risultato positivo che permetterebbe ai granata di affrontare il derby con più serenità.

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Sfatare il tabù del Grande Torino

Ma prima deve concentrarsi sull’Empoli e sfatare il tabù del Grande Torino dove non fa mai gol. Lo scorso campionato era il contrario: segnava sempre in casa e faceva fatica a realizzare in trasferta. Delle 6 reti confezionate dal paraguaiano soltanto una arrivò fuori casa, quella contro l’Atalanta. Sanabria non segna al Grande Torino dallo scorso 23 gennaio, precisamente nove mesi fa che, in gergo calcistico, rappresentano un’eternità. Detto questo Juric carica Sanabria e lo invita a dare di più. «Ha una costanza, una media gol che è quella, lui nella sua carriera è sempre stato co stante. Le sue caratteristiche a noi sono note, ti fa giocare bene, partecipa molto al gioco, non avrà mai lo scatto di Pellegri o la forza di Belotti,ma dentro l’area di rigore può fare ancora di più, la sua media gol si può alzare». Il tecnico non si accontenta più delle giocate di sponda e delle aperture, visto che il sudamericano fa più il trequartista che la punta. E non basta. Anche perché gli altri giocatori offensivi non sfruttano le opportunità che si vengono a creare. L’allenatore croato comincia a capire che con i calciatori che ha a disposizione diventa difficile ottimizzare il suo sistema di gioco. E, giustamente, sta studiando delle alternative. Una di queste potrebbe essere quella di sfruttare, nella ripresa e in caso di necessità, due punte pure (Sanabria e Pellegri) con due traquartisti (da scegliere tra Vlasic, Radonjic, Miranchuk, Seck o magari Karamoh) passando dal 3-4-2-1 al 4-4-2. E’ una possibilità da tenere in considerazione, in attesa del mercato di gennaio. Quando la società dovrà individuare una prima punta per aumentare la pericolosità del proprio reparto offensivo. Ora però c’è l’Empoli: dalla partita di oggi passa il futuro del Toro in questo campionato. In caso di successo la classifica, al momento appassita, potrebbe rifiorire e diventare interessante.

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