C'è la Juve: nel giorno di Meroni, Juric e il Toro cercano la vittoria inseguita da sette anni

Dopo i due successi del 1995, i granata hanno vinto un solo derby nel 2015. Considerata la crisi dei bianconeri, mai come stavolta i cugini hanno la possibilità di rompere il digiuno. Per ricordare nel modo migliore la Farfalla Granata nel cinquantacinquesimo anniversario della sua scomparsa, che la sorella Maria e Aldo Agroppi ricordano con grande commozione.
C'è la Juve: nel giorno di Meroni, Juric e il Toro cercano la vittoria inseguita da sette anni

Domani saranno 55 anni. Cinquantacinque anni dalla scomparsa della Farfalla Granata, vittima di un tragico incidente stradale il 15 ottobre 1967, mentre attraversava Corso Re Umberto, a Torino. Stamane, Aldo Agroppi, appassionato custode della memoria del Toro, mi ha inviato le immagini che corredano questo articolo. Aggiungendo queste righe: "Nascevano le speranze di un giovane granata e morivano le qualità artistiche di un grande calciatore e ragazzo dalle mille fantasie". Il calendario di questa anomala stagione ha fissato proprio per il 15 ottobre il derby con la Juve: il Toro punta a vincerlo nel nome di Meroni, per onorarne la memoria nel modo migliore. E per infrangere un tabù che resiste da sette anni, dal 26 aprile 2015, quando Darmian e Quagliarella firmarono l'ultimo successo (per i bianconeri segnò Pirlo). Fu il primo a vent'anni dalla storica doppietta 1995,
quando Nedo Sonetti sconfisse Marcello Lippi per due volte nella stessa stagione.

Stamane su Tuttosport, con la scrittura e lo stile felici che lo contraddistinguono, Marco Bonetto ha illustrato quanto Meroni sia più vivo che mai nei cuori granata, la prima volta in cui Toro-Juve si gioca proprio nel suo giorno. Toccante la testimonianza di Maria, la sorella di Gigi: "Qui a Como, tutte le settimane vado al cimitero. Fu la raccomandazione di mamma prima di morire. Ma farei lo stesso anche se non mi avesse pregato: se non vado a salutare Gigi e tutti i nostri cari, non mi sento a posto. Un giorno di qualche mese fa rimasi incuriosita dai fiori e da un biglietto lasciati vicino a dove riposa. Lo presi: era di Combin. Nestor era venuto apposta dalla Francia, alla sua età. Ebbi un tuffo al cuore: non credevo fosse stato proprio lui. Al cimitero, da Gigi vengono spesso tanti tifosi e lasciano sciarpe,fiori, ricordi, lettere. E mi meraviglia sempre l'amore che la gente prova ancora per mio fratello... Il derby si giocherà proprio nel suo giorno. MI sono detta: la tristezza ci sarà, come sempre, ma speriamo anche la gioia di vedere il Toro vincere di nuovo per Gigi, come la settimana dopo la sua morte".
Presentando la partita, Juric ha denunciato l'emergenza formazione che scandisce la sua vigilia del derby, al tempo stesso consapevole dell'occasione che gli offre l'attuale, negativa contingenza della Juve. Ma, per infrangere il tabù, nello stadio Grande Torino ci vorrà un grande Toro. Tutto si tiene.

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