TORINO - (e.e.) Vanja non è più l'altro Milinkovic Savic. Oppure semplicemente il fratello di Sergej, fuoriclasse della Lazio da tempo tra i "preferiti" della Juventus (ma il presidente Lotito, come si sa, ha sempre alzato il muro sul centrocampista serbo). Nella vittoria del Torino a Udine c'è anche la sua manona. E ci sono pure le sue gambone. Ha parato d'istinto e con lo stile hockey. E' diventato un portiere, innanzitutto. «Aaahhhhhh», il suo post liberatorio. Andrà al Mondiale in Qatar con la Nazionale di Dragan Stojkovic e sarà titolare. Questo grazie anche a Ivan Juric che la scorsa estate ha puntato su di lui, intravedendone doti non comuni. E adesso se il Toro è una squadra degna è anche merito del suo Vanja.
Le parole di Juric su Milinkovic-Savic
A fine gara, dopo il trionfo per 2-1 in Friuli sull'Udinese, Juric ha commentato così la prestazione del portiere granata: «Milinkovic-Savic quando è concentrato è fortissimo. Ad esempio contro l'Empoli, quando abbiamo subito poco, è andato in difficoltà. A Udinese è stata una partita intensa e Vanja ha reso. E' un portiere super quando è concentrato: para, è sul pezzo, è alto, guida la difesa. L'attaccante e il portiere possono determinare molto». Vaja e Pietro (Pellegri) il Grande: il Toro va.