Torino lanciato: Ricci da Nazionale. E Jorginho...

Il centrocampista è il talismano della squadra di Juric

TORINO - Si respira aria frizzante nell'ambiente granata. Ne parliamo con Camillo Forte dalla redazione: «Sì, perché tre vittorie di seguito, una in Coppa Italia contro il Cittadella, due in campionato contro Udinese in trasferta e Milan in casa, hanno dato morale al gruppo di Ivan Juric. Il Toro è lanciato e non vuole fermarsi. A Bologna in panchina ci sarà Matteo Paro vista la squalifica del tecnico croato. Ma di sicuro i due saranno a stretto contatto, come sempre. E poi, come ama dire Juric, sta più con il suo vice che con sua moglie. Quindi il feeling è totale. Si intendono al volo».

Torino, il gruppo è solido: Pellegri bomber

La trasferta di domenica è importante per mille motivi. «Probabilmente non recupererà Tonny Sanabria, ma in compenso c’è un Pietro Pellegri dato in grande forma. Si spera che gli infortuni siano definitivamente alle spalle. L’attaccante ha segnato e sta giocando bene per la squadra, con sponde, tocchi illuminanti e mettendo la sua fisicità e velocità al servizio dei compagni».

Ricci pronto per Mancini

Il perno del gioco è Samuele Ricci. «Il centrocampista è il talismano del gruppo. Quanto si è sentita la sua assenza. Ora che ha ripreso in mano il gioco, il Toro va. E il ct Roberto Mancini lo vuole in Nazionale. Può essere lui l’erede di Jorginho. In coppia con Sasha Lukic è perfetto. E in difesa Perr Schuurs e capitan Buongiorno sono caldissimi».

Torino da Europa, avanti così

Sogni europei, quindi. «Serve però non abbassare la guardia e continuare a vincere. Con due botti conBologna e Samp il Torto andrebbe alla sosta con un bottino invidiabile. Non è facile, bisogna stare sul pezzo e continuare coì. Ma con un Vlasic unico - Juric lo reputa indispensabile - e un Miranchuk ispirato tutto è possibile».

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