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TORINO - Per Davide Vagnati il lavoro all’orizzonte non è dei più semplici: i temi sul tavolo del direttore dell’area tecnica granata sono parecchi. A partire da Sasa Lukic, il cui rinnovo è ancora in stand-by. Il suo contratto scade a giugno 2024 e per il momento non si registrano segnali di ottimismo. Anzi, la situazione non accenna a cambiare. Il giocatore spinge per strappare un ingaggio da top player (quasi due milioni di euro netti a stagione), mentre il Toro per ora continua a fare muro su queste richieste. Il Mondiale è alle porte: se Lukic dovesse fare bene con la Serbia le opportunità per guardarsi intorno aumenterebbero durante il mercato di gennaio, col club granata che potrebbe anche pensare di monetizzare subito un’eventuale cessione, senza il rischio di perderlo a parametro zero fra 18 mesi.
La lista dei rinnovi non contiene solo il centrocampista, ma anche altri elementi di rilievo: da Milinkovic-Savic a Vojvoda, passando per Singo, fino ad arrivare a Djidji e Aina. Gli ultimi due sono i più imminenti, perché in scadenza a giugno. Più avanti si lavorerà anche per i riscatti: è ancora presto, infatti, per decifrare con chiarezza il futuro di pedine come Vlasic, Miranchuk e Lazaro. Occhi per le permanenze a Torino, ma anche uno sguardo rivolto al mercato di gennaio. In cui Vagnati dovrà muoversi con decisione per soddisfare le esigenze di Juric: servono un centrocampista fisico “alla Pobega”, un elemento estroso in più sulla trequarti (Seck potrebbe venir prestato) e un vice Milinkovic, dato il caso Berisha.