Torino-Verona: Sanabria, se non ora quando?

Pellegri è infortunato: il paraguaiano è l’unica punta di ruolo a disposizione dei granata. L’attaccante ha segnato solo 2 reti in 10 partite di campionato. Juric si aspetta la svolta contro il peggior attaccante della Serie A
Torino-Verona: Sanabria, se non ora quando?© Marco Canoniero

TORINO - Se non ora, quando? Tonny Sanabria non ha più tempo da perdere. Lo dicono i numeri totalizzati quest’anno, che inquadrano le enormi difficoltà avute dal paraguaiano in zona gol: solo due reti in dieci gare di campionato. Un bottino magrissimo, condizionato in parte dai problemi fisici avuti prima della sosta per il Mondiale a cavallo fra ottobre e novembre ha saltato le gare contro Milan, Juventus e Bologna, sedendosi in panchina soltanto per onor di firma nelle sfide contro Udinese e Sampdoria. Ma prima delle noie muscolari, nonostante un minutaggio importante, si è tolto la soddisfazione di battere il portiere avversario soltanto due volte: contro il Monza alla prima di campionato e a Napoli, con l’inutile perla nel 3-1 finale per gli azzurri. Domani, però, contro il Verona si ritrova un’occasione d’oro. Momentaneamente sgombro dal dualismo con Pietro Pellegri, suo malgrado ai box per infortunio, per Sanabria si profila una partita decisamente favorevole. Perché al Grande Torino arriva l’Hellas ultimo in classifica, con la peggior difesa della Serie A. Sicuramente non sarà un incrocio semplice, ma per l’attaccante ex Betis Siviglia è una situazione in cui non può sbagliare. Una gara nella quale deve fornire un contributo tangibile davanti, eventualmente anche con passaggi illuminanti per i trequartisti.

Sanabria è arrivato ad un bivio della propria carriera: ritagliarsi un ruolo da protagonista in Italia oppure scivolare verso l’anonimato. A lui la scelta, ma il Toro sicuramente non lo potrà aspettare in eterno. In amichevole non ha mai dato la sensazione di essere in un buon momento, soprattutto dal punto di vista mentale. Ma nelle partite ufficiali può bastare una scintilla per voltare pagina. Anche perché deve tenere a bada due fronti: il mercato, col club granata sempre vigile sui profili di Cheddira e Shomurodov, ma anche la concorrenza interna. Sebbene non ci sia Pellegri, ci sono due giocatori che scalpitano alle spalle di Sanabria: Radonjic, chiuso sulla trequarti dagli intoccabili Vlasic e Miranchuk, ma anche la mina vagante Karamoh, in grande spolvero nel ritiro di San Pedro del Pinatar. Per Tonny gli esami non finiscono mai, ma non potrebbe essere altrimenti. A quasi 27 anni deve incrementare il numero di gol per poter essere ritenuto un attaccante di spessore. Nella gestione Juric ne ha messi a segno 8 in 39 gare: può fare molto di più, soprattutto in relazione alla produzione offensiva del Toro. Contro il Verona è chiamato a pungere, al cospetto della retroguardia più bucata del torneo.

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