Milan-Torino, Miranchuk sa già come si fa

A ottobre il russo fu decisivo in occasione della vittoria per 2-1 sul Milan. E Juric l’ha utilizzato solo mezz’ora domenica contro la Salernitana

Come si fa a fare male al Milan? Domanda difficile, ma Aleksej Miranchuk la risposta la sa: lo ha dimostrato due mesi e mezzo fa, quando con un sinistro chirurgico ha battuto l’incolpevole Ciprian Tatarusanu portando sul 2-0 il Torino (la partita è poi finita 2-1). Ivan Juric lo ha tenuto inizialmente a riposo domenica contro la Salernitana, concedendogli solamente l'ultima mezz'ora di gioco, proprio per averlo al meglio della condizione per gli ottavi di finale di Coppa Italia, in cui il Torino è chiamato nuovamente ad affrontare il Milan in una partita da non sbagliare: chi vince va ai quarti contro una tra Fiorentina e Sampdoria, chi perde è eliminato dal torneo. Miranchuk sta bene e vive un buon momento di forma: lo ha dimostrato nelle amichevoli giocate a dicembre, lo ha ribadito contro il Verona, quando ha regalato al Torino il pareggio con un bolide da fuori area che non ha lasciato scampo a Lorenzo Montipò andando a infilarsi proprio sotto l'incrocio dei pali. E se fosse necessario un terzo indizio per fare una prova riguardo allo stato di forma del russo, questo lo si può trovare rivedendo le immagini della partita dall’Arechi: Guillermo Ochoa ha dovuto ricorrere a tutte le proprie qualità e tutta la propria esperienza per negargli la rete del 2-1 con una paratona a mano aperta che ha strozzato l’urlo di gioia di Miranchuk, ma anche dei compagni e dei tifosi.

Ora San Siro e la Coppa Italia

Quell’urlo spera di poterlo liberare a San Siro, stadio dove nella sua carriera ha giocato appena 17 minuti. E bisogna tornare indietro nel tempo di quasi due anni per trovarli: era un Inter-Atalanta terminato 1-0 per i padroni di casa: nelle altre partite disputate a Milano dai nerazzurri di Bergamo negli ultimi due anni, Gian Piero Gasperini lo ha invece sempre tenuto in panchina. C’è da scommetterci quindi che l’esordio da titolare alla Scala del calcio, Miranchuk vorrebberenderlo indimenticabile e trascinare il Torino ai quarti di Coppa, magari con un altro gol, proprio come avvenuto in campionato a fine ottobre. A proposito di Coppa Italia, in questa competizione il trequartista ha una media da attaccante puro più che da rifinitore che agisce dietro le punte: due gol fatti nei quattro spezzoni di partita avuti a disposizione nei due anni all’Atalanta, con cui nel 2021 è andato anche a un passo dal portare a casa il trofeo, arrendendosi solamene nella finale giocata contro la Juventus. Con il Torino non ha invece ancora esordito in questo torneo: ad agosto, quando la formazione granata ha affrontato e battuto 3-0 il Palermo, Miranchuk vestiva ancora la maglia nerazzurra, a ottobre nel 4-0 contro il Cittadella è invece rimasto in panchina.

Il futuro

Oltre che per essere protagonista in campo, la partita contro il Milan sarà inoltre un’altra occasione per il calciatore russo per dimostrare a Urbano Cairo e Davide Vagnati che farebbero bene a puntare su di lui e a esercitare la clausola del riscatto fissata a 12 milioni. Il Torino non ha fretta e ne parlerà con l’Atalanta nei prossimi mesi: ora la priorità di presidente e direttore tecnico è quella di completare la squadra secondo le indicazioni di Juric, solamente quando la sessione invernale di calciomercato sarà passata agli archivi i due massimi dirigenti granata valuteranno con attenzione cosa fare con Miranchuk e con gli altri giocatori arrivati in estate con la formula del prestito con diritto di riscatto (nella stessa situazione ci sono anche Valentino Lazaro e Nikola Vlasic, il primo approdato sotto la Mole dall’Inter, il secondo dal West Ham). Non ha particolare fretta neppure il diretto interessato di conoscere il proprio futuro, ciò a cui pensa è il presente, alla partita contro quel Milan che ha già punito in campionato e che battendolo anche in Coppa potrà alleviare la delusione per i due pareggi, contro Verona e Salernitana, che hanno lasciato l’amaro in bocca a tutto l’ambiente, seppur per motivi differenti. Certo la partita di domani non potrà restituire quanto perso nell’ultima settimana in termini di punti ma almeno potrà farlo in termini di entusiasmo. Battere nuovamente la squadra di Stefano Pioli non sarà semplice ma, come dicevamo in precedenza, Miranchuk sa come si fa. E lo ha già dimostrato.

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