Torino, Gravillon vuole accelerare

Juric e Vagnati scommettono sul nuovo acquisto che è arrivato per sostituire l’infortunato Zima. Dopo l’esordio confortante a San Siro contro il Milan, il difensore francese lavorerà duramente per trovare spazio pure lunedì contro la Cremonese
Torino, Gravillon vuole accelerare© Marco Canoniero

TORINO - Si era già fatto notare al Filadelfia. Sempre attento e partecipe al gioco nella seduta a porte aperte di martedì scorso, sempre sul pezzo in marcatura, sempre preciso nella gestione della palla. E anche a San Siro, nei pochissimi minuti giocati nella sfida contro il Milan, si è fatto trovare pronto. Andreaw Gravillon è arrivato al Toro con una consapevolezza ben precisa: deve mettersi a disposizione di Juric, cercando di rispondere sempre presente nelle occasioni in cui verrà chiamato in causa. Non è un ruolo semplice il suo: da difensore è complicato imporsi a stagione in corso nei meccanismi ben rodati della retroguardia granata. Il suo arrivo è figlio di una necessità numerica diventata prioritaria dopo l’operazione di David Zima, che priva il Toro di un ragazzo che stava piano piano scalando le gerarchie.

Gravillon vuole convincere la società a puntare su di lui anche per l’anno prossimo

Gravillon ha tanta strada da fare per guadagnare credito agli occhi di Juric, ma ha caratteristiche fisiche che sicuramente torneranno utili. E poi ha un’età (25 anni) che fa sì che la scommessa di Vagnati dell’ultimo giorno di mercato sia da considerare interessante. I granata hanno prelevato il giocatore dal Reims, in prestito con diritto di riscatto. Anche Juric ha applaudito pubblicamente la mossa del ds: «Ha le caratteristiche giuste per integrarsi qui, la penso come Vagnati». Di sicuro Gravillon conosce già molto bene il calcio italiano: dopo la trafila delle giovanili dell’Inter, ha assaggiato altre realtà come Pescara, Benevento, Ascoli e Sassuolo. Ultimamente, però, è in Ligue 1 che è riuscito a dimostrare parte del suo valore: prima col Lorient, poi col Reims. Dopo un avvio di stagione incoraggiante in Francia, però, ha perso progressivamente spazio, fino a perdere il posto da titolare nella difesa biancorossa. Così, quando il Toro lo ha chiamato in extremis, Gravillon ha preparato la valigia in fretta e furia ed è tornato in Italia. In questi mesi vuole convincere la società a puntare su di lui anche per l’anno prossimo: dovrà cercare di assorbire l’essenza del calcio di Juric, imparando movimenti e scalate. Avrà uno spazio limitato, ma con Djidji ormai ai saluti può sperare di occupare la casella che lascerà vuota il francese. Lavorerà tantissimo in questi mesi, ma intanto Gravillon ha già speso il suo primo gettone con la maglia granata. Ora pensa al prossimo passettino da compiere.

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