Torino, così Singo è ripartito: la cura Juric funziona

Dai colloqui individuali al lavoro specifico sulla tecnica: l’esterno segue con fiducia il tecnico croato
Torino, così Singo è ripartito: la cura Juric funziona© LAPRESSE

TORINO - A Milano se n’è avuta conferma: dopo tante difficoltà Wilfried Singo sembra aver imboccato la strada giusta. Sembra, già, perché tante sono state le ascese dell’esterno destro, ma pure le rovinose cadute. “Anche l’ivoriano, dopo un periodo di flessione, interpreta molto bene la sua gara. Soprattutto piace per come mantiene alta la concentrazione quando i viola spingono alla ricerca del pari”. Questo il nostro giudizio in relazione alla prestazione di Singo dopo il successo in campionato al Franchi contro la Fiorentina. Il punto di partenza di una risalita certificata a San Siro nonostante la sconfitta dei granata. Due le prove tra quella contro i viola e quella col Milan. La sfida contro i rossoneri è stata preceduta dalla vittoria interna contro l’Udinese che Singo ha visto dalla panchina, mentre dopo aver superato la squadra di Italiano grazie al gol di Miranchuk, il Toro aveva pareggiato 2-2 al Castellani contro l’Empoli. Circostanza nella quale si era potuta verificare la crescita dal punto di vista fi sica di un terzino che, però, aveva sbagliato tanto al momento del cross. Un problema, questo, che lo accomuna a Ola Aina. Entrambi hanno una progressione poderosa e spesso saltano l’uomo in velocità, però tanti sono gli errori tecnici che commettono al momento di dover effettuare il traversone. Una caratteristica che può essere migliorata: probabilmente Singo non avrà mai né la visione di gioco né la sensibilità nei piedi di un Miranchuk, ma anche in considerazione della giovane età (22 anni) può certamente affinare la precisione al momento di calciare il pallone.

Margine di crescita

Sia nel passaggio breve che, soprattutto, sulla lunga gittata. In questo Singo ha ampio margine di crescita. E un discorso analogo vale per quanto riguarda la lettura tattica, in particolare in fase difensiva. La dote attraverso la quale si era invece imposto tra i professionisti è la straripanza fisica. Prima che gli avversari gli prendessero le misure era solito superarli con uno scavetto, per poi buttarsi all’inseguimento del pallone. Un’azione sorprendente, per chi se lo trovava di fronte in campo e per chi lo osservava dalle tribune o dalla televisione. Tanto che pressoché immediato fu l’interesse manifestato da più parti, nei suoi confronti. Un interesse che si è poi affievolito, visto che al bruciante ingresso nel campionato italiano non ha fatto seguito un percorso ugualmente positivo. A questo punto resta da valutare se Singo sia quello più vicino alla prima versione, o quello più aderente alla seconda. Un giudizio che rimane sospeso perché l’età del giocatore lo pone di fronte a un bivio: l’ivoriano potrà tornare a esprimersi con continuità ad alti livelli, proseguendo a esprimere un dominio fisico, ma sorretto da una maturazione tecnica e tattica, o in caso contrario avvitarsi su se stesso peggiorando le prestazioni. Molto dipenderà da come si impegnerà in allenamento. Juric, e la cura sta funzionando, al Fila usa bastone e carota.

Il contratto di Singo

Si dedica a colloqui individuali, gli fa calciare centinaia e centinaia di cross, insiste affinché lavorando sodo mantenga una condizione fisica che ne possa sostenere gli slanci lungo la fascia. Che da una parte vanno sostenuti, visto che il giocatore non va snaturato, ma che dall’altra il tecnico croato cerca pure di disciplinare. Doveroso che Singo si spinga sulla corsia destra, importante però che capisca quando è il momento di accelerare, e quando invece è opportuno rallentare disponendosi ad aiutare la squadra in contenimento. Il terzino è intanto uno dei sei giocatori con il contratto in scadenza nel 2024 (gli altri sono Vojvoda, Rodriguez, Linetty, Milinkovic-Savic e Berisha): è una delle tantissime situazioni che deve affrontare Vagnati, già alle prese, oltre che con i riscatti (Miranchuk, Vlasic e Lazaro i più importanti) con cinque contratti in scadenza a fine stagione (Adopo, Aina, Djidji, Gemello e Karamoh).

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