Torino, con Juric è superdifesa: 5ª in Serie A

La fase difensiva è fondamentale per il tecnico croato. In questa graduatoria i granata si trovano nella stessa posizione della scorsa stagione, malgrado non ci sia più Bremer
Torino, con Juric è superdifesa: 5ª in Serie A

Calcio propositivo, intensità agonistica e partecipazione corale alla manovra offensiva: il segreto del Torino di Ivan Juric, però, è la difesa. Il Torino è la quinta migliore retroguardia della Serie A dopo 22 giornate, con 23 reti subite (la media di 1,04 gol a partita): meglio dei granata hanno fatto solo Lazio e Roma (a quota 19), Juventus (17) e la capolista Napoli (15). La statistica premia il lavoro di Juric e l’applicazione dei difensori, capaci di partecipare attivamente al gioco, ma senza mai alterare l’equilibrio difensivo. Tra i segreti del tecnico croato per sviluppare il suo 3-4-2-1 a trazione anteriore c’è proprio l’attitudine dei suoi 3 centrali nel presidiare la zona di competenza e seguire l’avversario di riferimento, in un calcio armonioso in cui non deve esserci spazio per le distrazioni.

Anche senza Bremer...

La posizione nella speciale classifica delle migliori difese non è una novità per il Torino: già nella passata stagione Buongiorno e compagni avevano chiuso il campionato come quinta difesa meno battuta (41 i gol incassati in 38 giornate, media di 1,07 a partita). E anche se oggi a comandare il reparto non c’è più Bremer – miglior difensore dello scorso campionato –, i risultati non hanno subito alterazioni. Anzi, Juric ha potuto sperimentare diverse soluzioni, ricevendo sempre e comunque garanzie dai suoi calciatori. Schuurs, cresciuto in un settore giovanile di primissimo livello come quello dell’Ajax, ha ereditato la posizione e la leadership del brasiliano, limitando al minimo le tempistiche di adattamento. Buongiorno, capitano per il presente e il futuro, è cresciuto nelle prestazioni e nel carattere grazie anche alla presenza di un centrale di sinistra esperto come Rodriguez. Il rilancio di Djidji ha poi permesso a Juric di ampliare la rosa delle alternative, ulteriormente puntellata a gennaio con l’arrivo di Gravillon per sostituire l’infortunato Zima.

L'età media della difesa del Torino

Affidabilità, nella retroguardia granata, fa rima con gioventù: l’età media del reparto – dai 30 anni di Djidji e Rodriguez ai 22 di Zima – è di 23,8 anni. Un dato che segue quello dell’età media generale, e che vede il Torino al primo posto (a pari merito con il Lecce) tra le rose più giovani della Serie A con 24,3 anni di media. Merito di Juric e del suo lavoro su una squadra che, con il croato in panchina, è cresciuta nella consapevolezza dei propri mezzi e ha imparato a difendersi.

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