Schuurs attacca l'Europa e vuole lanciare il Toro nel derby

Il difensore ha esordito con la maglia granata proprio contro la Cremonese a fine agosto: adesso è uno dei leader della squadra
Schuurs attacca l'Europa e vuole lanciare il Toro nel derby© LAPRESSE

TORINO - Si è preso il Toro e non lo ha più mollato. Partita dopo partita Perr Schuurs è diventato l’uomo copertina del giovane Toro di Ivan Juric che insegue quel 7º posto che potrebbe aprire le porte alla Conference League. Il difensore olandese migliora partita dopo partita anche grazie agli insegnamenti dell’allenatore e attorno al suo nome si sta aprendo già una feroce asta di mercato. Lo vogliono i grandi club italiani (Inter e Roma su tutte), però le proposte migliori, una dopo l’altra, stanno arrivando dalla Premier: si parla, addirittura, di 50 milioni, cifra importante ma che conferma il valore del giovane olandese. La verità è che nessuno rimpiange Bremer e questa è la conferma di quanto stia facendo bene il giocatore. Spavaldo nel gioco e tuttavia sempre umile nei comportamenti in campo e fuori. Ovviamente è presto per parlare di futuro perché c’è ancora tanto da fare per il presente. Di sicuro Urbano Cairo e Davide Vagnati sanno di avere un tesoro da gestire per allestire una rosa più competitiva, considerando che ci saranno da valutare i riscatti di Miranchuk, Vlasic e Lazaro. E con quei soldi non solo si potrebbero tenere tutti, ma anche acquistare la prima punta che faccia gol.

La sfida di Schuurs

Ma torniamo a Schuurs. Quella di domani sera, oltre a essere una partita importante per la classifica, per lui è anche una sfida particolare perché proprio contro i lombardi, il 27 agosto, esordì dal primo minuto con la maglia granata. Il Toro vinse e convinse e lui giocò una partita discreta anche se certo lontana dai livelli a cui ci ha poi abituato. Arrivato da poco (dieci giorni prima) in una nuova realtà, ancora non conosceva i meccanismi giusti per arginare gli attaccanti avversari. Tant’è che Juric lo portò in panchina con l’Atalanta, lo fece giocare successivamente contro il Lecce e di nuovo in panchina a San Siro contro i nerazzurri: dalla sfida contro il Sassuolo, poi, non è più uscito e si è trasformato in un gladiatore: gioca a testa alta, difende ma la sua grande qualità è quella di uscire dall’area con il pallone tra i piedi e rilanciare l’azione con grande velocità. E spesso le sue incursioni offensive portano azioni pericolose. Ultimamente si è proposto di calciare anche le punizioni, visto che dai calci piazzati i granata non segnano mai. Lo ha fatto con un’intervista: «In Olanda, al Fortuna Sittard, le calciavo io e segnavo spesso». Chissà che in questi giorni non abbia parlato di questo con Juric e che domani contro la Cremonese non le calci lui. Provarci non costa niente, no? A proposito: è in odor di diffida e se contro i lombardi dovesse ricevere un giallo salterà il derby, la partita più attesa (da sempre) da parte di tutti i tifosi granata. Nonostante il rischio, il tecnico croato lo farà giocare ugualmente perché un grande giocatore deve saper gestire ogni tipo di situazione. E allora non resta che aspettare la sfida di domani sera, importantissima, per le ambizioni dei granata, che devono assolutamente conquistare i tre punti per mantenere una posizione di classifi ca in zona europea: i lombardi hanno poco da perdere e giocheranno senza difendersi. Soltanto una vittoria (che in questo campionato non hanno mai conquistato) permetterebbe loro di mantenere accesa una fl ebile speranza. Ecco perché Schuurs sarà importante per mantenere lo zero nella casella dei successi, con la speranza che qualche suo compagno riesca ad andare a bersaglio. E poi il derby, ma questo è un altro discorso. C’è tempo e modo per prepararlo. Ovviamente farlo dopo una vittoria contro la Cremonese diventa tutto più facile. O meglio: più rilassante.

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