Torino, cinque motivi per ripartire con fiducia dopo il ko nel derby

Il gioco c’è, lo spogliatoio è sano, la spina dorsale è forte, l’orgoglio e i tifosi sono una spinta in più
Torino, cinque motivi per ripartire con fiducia dopo il ko nel derby© LAPRESSE

TORINO -Il derby è una ferita che resta, ma nei prossimi appuntamenti i granata potranno evitare si allarghi. La stagione è ancora da scrivere, la possibilità almeno di migliorare il decimo posto dello scorso campionato è concreta. Troppe le variabili in ballo per dire se il Torino possa puntare o meno alle prossime coppe europee, doveroso procedere di partita in partita provandoci. E se da una parte c’è un Toro che si lecca le ferite, dall’altra ce n’è uno che può e deve aggrapparsi ai motivi che consentono di avere fiducia, guardando al futuro. Sintetizzandoli, se ne possono indicare cinque.

I cinque motivi: dall'impegno dei giocatori al sostegno dei tifosi

Il primo è che questa squadra, almeno in relazione ai talenti in dote, gioca (abbastanza) bene. «Il derby mi delude per il risultato, ma per come abbiamo interpretato la partita gli spunti positivi sono tanti - diceva Juric dopo la sconfitta con la Juve -: abbiamo dominato il primo tempo, il secondo è stato tosto ma purtroppo è stato commesso qualche errore sui loro gol. Sono stracontento perché stiamo crescendo, abbiamo giocato bene a calcio, poi è chiaro ci siano tante cose da migliorare».

Il secondo aspetto positivo è legato al fatto che - eccezion fatta per un Radonjic non solo nel derby poco concentrato al momento di entrare in campo - i giocatori diano il 100% quando chiamati in causa. Una situazione anche figlia del fatto che tutti, da inizio stagione, siano stati coinvolti, abbiano avuto occasioni per mettersi in mostra. E chi ha moltiplicato gli sforzi per emergere, si pensi a Karamoh, è stato premiato vedendo aumentata la continuità di impiego.

Il terzo punto è la forza della spina dorsale della squadra: Schuurs si sta dimostrando un valore aggiunto tale da non far rimpiangere Bremer («Per certe caratteristiche Schuurs è più forte di Bremer», diceva a ragion veduta il tecnico granata), mentre in mezzo al campo Ilic, pur in non perfette condizioni fisiche, è una certezza. Che sarà rinforzata quando, scontato il turno di squalifica per il cartellino giallo rimediato nel derby, Ricci potrà agire in coppia con il serbo. E in attacco, almeno guardando all’ultimo periodo, Sanabria si sta dimostrando un giocatore importante. Nel 2023 ha segnato 4 gol in 9 partite, che diventano 3 nelle ultime 5: numeri rilevanti, tali da pensare chequesta sia la stagione nella quale il paraguaiano potrà raggiungere, per la prima volta in A, la doppia cifra in quanto a reti realizzate.

E si arriva alle motivazioni, all’orgoglio di uno spogliatoio che non ha valori tecnici paragonabili a quelli di Napoli e Juve, delle due romane, delle milanesi e nemmeno di Atalanta e probabilmente Fiorentina, ma che non molla l’osso e continua ad alimentare speranze di qualificazione alla Conference. Battendo lunedì il Bologna - equiparabile ai granata - i rossoblù sarebbero a un solo punto di distanza.

E poi ci sono i tifosi, molti dei quali critici verso l’operato della società, ma (quasi) tutti compatti nel sostenere la squadra e la maglia. Quelli che nutrono la Maratona, che accorrono al Fila non appena viene aperto, e che i giocatori e il club dovrebbero meritarsi di giorno in giorno.

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