Torino, su Juric c’è l’ombra di Dionisi

Niente rinnovo: il rapporto di Ivan col patron e Vagnati rischia di logorarsi definitivamente. Tira aria di possibile divorzio: al Toro piace il tecnico del Sassuolo. In alternativa seguito Zanetti dell’Empoli, già giocatore di Cairo
Torino, su Juric c’è l’ombra di Dionisi© LAPRESSE

TORINO - È una situazione oggettivamente anche un po’ pelosa, per cui va trattata usando non soltanto il rasoio, ma anche dosi di crema emolliente. E poi, diciamocelo subito, siamo solo a inizio marzo: e allora chissà di qui ad aprile, a maggio, a giugno. In ogni caso, Cairo e Vagnati stanno faticando sempre più a nascondere sotto il tappeto la polvere (ma sono ormai detriti, per alcuni): il rapporto con Juric, già deteriorato tra continui saliscendi in giostra, rischia ora di logorarsi sempre di più, nei prossimi mesi. Quella clamorosa rissa austriaca dello scorso luglio videoripresa e poi diffusa in mondovisione sul web tra il tecnico e il dt rappresentò un primo spartiacque estremamente signifi cativo, rivelatore. Il secondo e il terzo spartiacque vanno invece rintracciati tra fine ottobre e dicembre: quando a più riprese Juric prese tempo e poi si disse non disposto a firmare subito il prolungamento dell’attuale contratto in scadenza nel 2024 proposto dal Torino (mossa che Cairo e Vagnati avevano deciso di compiere anche come cartina di tornasole, per capire meglio quanto potesse essere concreto il rischio di perdere pure loro Juric con un anno di anticipo, via rescissione, come già Setti a Verona, quando Ivan approdò proprio in granata).

Contestualmente, Cairo annunciò intanto il prolungamento del dt sino al 2025: una chiara scelta di campo. Il quarto spartiacque fondamentale va infine ascritto al mercato di gennaio e ai suoi strascichi: tra le priorità, Ivan chiese l’ingaggio del suo pupillo Ilic, la permanenza almeno sino a giugno di Lukic e un attaccante. E sappiamo bene tutti come è andata a finire. Ma ora conosciamo anche le sue frasi pre e post derby. Una in particolare, alla vigilia. In sostanza: «Nella società non c’è abbastanza amore per il Toro». E poi quell’uscita dirompente nella notte all’Allianz: «Non so se rimarrò, dipenderà da cosa vorrà fare la società. Ma non resterò assolutamente se si verificherà di nuovo l’andazzo dell’anno scorso con 7 titolari persi», eccetera eccetera. Juric ha per l’ennesima volta colpito con la sua acuminata schiettezza: ha smascherato nuovamente Cairo, sostengono in tanti. Lo sopportano ancora a meraviglia, secondo voi?

Così, tra litigi nascosti e altri venuti a galla (pensiamo pure alla lite Juric-Vagnati di Empoli, a fine gennaio), tra progettualità diverse e milioni in ballo (tanti), davvero si sente aria crescente di possibile divorzio, a fine stagione. Dipenderà anche dalle mosse di Juric, come si narra nella pagina a fianco. Ma pure da come si svilupperà la rincorsa al 7° posto, dalle eventuali trattative per i riscatti di Vlasic, Miranchuk e Lazaro (punti fermi di Juric, ma dal peso di oltre 30 milioni complessivi), da uno zoccolo duro più o meno blindato. Nell’attesa, un po’ per i costi delle condizioni poste da Juric, un po’ perché il rapporto con lui si sta sempre più deteriorando (dopo due anni di scintille i grilli parlanti possono facilmente stancare, si sa), Cairo e Vagnati stanno già cominciando anche a guardarsi attorno.

«Speriamo di continuare con Ivan», diceva tempo fa Vagnati. E Cairo, a metà gennaio: «Adesso siamo nelle condizioni in cui ci piacerebbe fare qualcosa in più, abbiamo un mister bravo che riesce a ricavare il massimo da tutti». In ogni caso, la versione ufficiale del Torino resta questa: indicata come una rotta. Ma intanto piace eccome Dionisi del Sassuolo, e ormai lo sanno in tanti: è sempre più chiacchierato in ottica granata. Ma rumours palesi si sono già uditi anche per una sua possibile alternativa, Zanetti dell’Empoli (già giocatore di Cairo: non certo un dettaglio).

Come detto, piace molto Dionisi, tra i migliori giovani allenatori italiani, con un carattere assai meno spigoloso e chiaramente in ascesa: salvezza col Venezia in B, 1° posto tra i cadetti con l’Empoli, stessi punti del Torino 10° l’anno scorso, oggi dietro ai granata solo di 4 punti e anche lui dopo aver fruttato plusvalenze super. Dionisi è in scadenza a giugno, ma gli emiliani hanno un diritto di prolungamento sino al ‘24: e la questione è ancora aperta. La partita a scacchi tra Cairo e Vagnati da una parte e Juric dall’altra è cominciata, intanto. Impossibile preannunciare adesso come andrà a finire tra qualche mese. Al Totocalcio: 1X2. Però, a oggi, tira sempre più aria di un possibile divorzio.

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