Lazio-Torino, con l'attacco leggero serve la difesa di peso

Tra letture tattiche e rapidità di gambe sarà sfida da di alto livello per Djidji, Schuurs e Buongiorno
Lazio-Torino, con l'attacco leggero serve la difesa di peso© Marco Canoniero

TORINO - Due facce della stessa medaglia: non dover affrontare Immobile - che ieri a Formello si è allenato, ma che salvo miracoli non prenderà parte alla gara di domani - può far tirare un sospiro di sollievo alla retroguardia granata, che però se la dovrà vedere contro un reparto offensivo biancoceleste composto da velocisti. E qui dal sospiro di sollievo si passa al respiro affannato. Sarà tosta, per la linea che dovrebbe essere composta da Djidji, da Schuurs che rientra dopo la squalifica scontata contro la Salernitana e da Buongiorno tenere il passo dei vari Felipe Anderson, Pedro e Zaccagni. Questa volta sarà appunto il passo, la velocità con la quale i difensori muoveranno le gambe, a fare la differenza. Rapidità e letture tattiche contro una Lazio che in attacco darà pochi riferimenti: queste le due variabili che il Torino dovrà soddisfare.Con Lazaro (o Singo) e Rodriguez (Vojvoda l’alternativa) ai quali evidentemente Juric chiederà di dare una mano in copertura, sulle corsie. Questo al netto del fatto che, prerogativa delle squadre di Juric, è il confronto uno contro uno.

Lazio-Torino: come fermare il tridente di Sarri

Ogni granata avrà il suo avversario diretto, ma determinate coperture saranno interpretate prevedendo il raddoppio. In particolar modo guardando alla fascia destra avversaria, quella in cui ad agire sarà Felipe Anderson. Brasiliano con il motorino nelle gambe e giocatore che non si ferma mai. Nel vero senso della parola: da quando è rientrato alla Lazio non ha ancora saltato una partita. Novanta presenze distribuite tra campionato, Coppa Italia, Europa League e Conference. Toccherà prevalentemente a Buongiorno, occuparsi del sudamericano. Il prodotto del settore giovanile granata ha aumentato i giri, rispetto alle prime uscite nel Toro post giro di prestiti (era il 2020, e il centrale tornò alla base strutturato dalle esperienze con Carpi e Trapani in B): domani avrà l’occasione giusta per pesare la sua maturazione dal punto di vista atletico. Molto interessante sarà poi il confronto tra Schuurs e Pedro: l’olandese giocherà molto sull’anticipo, o resterà un metro dietro lo spagnolo in modo tale da avere i tempi per contrarlo. Rischioso marcarlo stretto spalle alla porta: una volta che l’ex del Barcellona va via in dribbling, recuperarlo diventa infatti assai complicato. Se non impossibile. Djidji, favorito su Gravillon, se la vedrà invece contro Zaccagni. Che dei tre è il miglior marcatore: 10 le reti del cesenate (tante quante ne ha inanellate Immobile), a fronte delle 7 realizzate da Felipe Anderson e delle 4 segnate da Pedro.

La fase difensiva del Toro: i dati

Questi gli avversari di un Toro che a Roma punta a blindare la porta di Milinkovic-Savic, sempre infilato nelle ultime 4 uscite contro Napoli, Sassuolo, Roma e Salernitana. In precedenza, però, si erano registrate due prove con la porta inviolata: 1-0 in casa al Bologna, 2-0 a Lecce. Era il frangente nel quale così Juric parlava della fase difensiva granata: «Vedo una squadra ferocemente determinata a non subire gol». Una grinta che nelle ultime giornate si è un po’ persa, e che il tecnico croato ha lavorato per far sì che torni fin da domani. Quella contro la Lazio sarà una gara importantissima, per non consegnare il finale di stagione all’anonimato. Andare in Europa sarà ancora più difficile che stoppare i velocisti biancocelesti, ma finché rimane un pertugio disponibile, responsabilità del Torino è provare ad allargarlo.

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