Miranchuk, il massimo della goduria? Un gol a Gasperini!

Il trequartista del Torino e il tecnico dell'Atalanta: storia di un amore mai nato. All’andata contro i nerazzurri non giocò: era infortunato
Miranchuk, il massimo della goduria? Un gol a Gasperini!© LAPRESSE

TORINO - Era metà luglio quando Gasperini annunciò: «Miranchuk è sul mercato, anche per questo non ha giocato l’amichevole. In questa fase devo pensare a quella che sarà la squadra. E dobbiamo iniziare a stringere la rosa». Per la serie: Aleksej, vai pure via. Neanche un mese dopo, l’11 agosto, Miranchuk sarebbe stato ceduto in prestito con diritto al Toro. In realtà, però, l’accordo sembrava già trovato una decina di giorni prima. Ma all’improvviso da Bergamo bloccarono tutto. Il 3 agosto Luca Percassi, ad dell’Atalanta, rivelò: «Abbiamo parlato col Torino, ma è un’operazione che in questo momento si è fermata. Dopo un lungo confronto, Gasperini ci ha chiesto di trattenerlo». Colpo di scena. E il 9 agosto, un altro. Gasp: «Luca ha dato la colpa a me, però la verità è che ci sono stati degli intoppi economici. Io non c’entro». Due giorni dopo, infi ne, la definizione del trasferimento in prestito con diritto per 12 milioni. Ma non c’era di mezzo solo un problema di cifre. Nonché di consegnare a Gasperini un nuovo jolly offensivo. In quei giorni, per favorire l’operazione, il trequartista aveva anche dovuto accettare di firmare una doppia clausola unilaterale a favore dell’Atalanta, che voleva cautelarsi. Il diritto, per la società bergamasca, di rinnovargli il contratto in scadenza nel 2024 sino al 2025. E, in un’altra finestra temporale, anche sino al 2026, se necessario.

Il Torino, Miranchuk e la sfida contro l'Atalanta

Sabato, presumibilmente entrando in campo nella ripresa se Juric vorrà confermare la formazione vincente di Roma (o dal primo minuto, se sarà invece Vlasic ad accomodarsi in panca), Miranchuk potrà togliersi una gran soddisfazione. Il massimo, sportivamente parlando? Un bel golletto della vittoria, ça va sans dire. A mo’ di rivalsa, di rivincita. Per sé e per il Toro. E anche per seminare una volta di più il terreno, così da spingere Cairo e Vagnati a trattare coi bergamaschi quel benedetto diritto di riscatto, sul finire della stagione. Il Torino, già si sa, nel caso si muoverà con una richiesta di rinnovo del prestito (minuscole le speranze), cui seguirà la domanda di uno sconto su quei 12 milioni. Anche la volontà del giocatore potrà influenzare le discussioni, è chiaro. Ma sono tutti film ancora nell’aria, ancora da scrivere, non soltanto da girare. Di certo, però, non può essere l’Atalanta di Gasperini il luogo ideale dove tornare, per il russo. Il 12 agosto, il giorno dopo il trasferimento, Gasp appoggiava una lastra sulla botola aperta in 2 stagioni. «Ora è al Torino e mi auguro che possa far bene lì». Per la società sarebbe un gran colpo la sua cessione, in estate: nel 2020 spese 14,5 milioni per comprarlo dalla Lokomotiv Mosca. «Qui non è andato secondo le aspettative». Già.

Torino, Miranchuk e il decollo con Juric

Settembre 2021: «Non è un giocatore trainante». Un mese dopo: «Non posso far giocare 25 giocatori. Miranchuk comunque è un ragazzo perbene: è solo una questione di scelte tecniche. Ma quando uno non gioca, poi vengono fuori problemi e incompatibilità». Dicembre 2021: «È un giocatore molto forte, ha talento e tecnica, ma ha avuto diffi coltà di inserimento». E dire che un anno prima, non appena preso, Gasp ne tesseva le lodi: «Straordinario». Oppure: «È un giocatore geniale». Ma poi, strada facendo, cominciò a rimproverargli una scarsa attitudine ai recuperi difensivi e discontinuità nell’arco di una stessa partita. Il russo aveva troppo poco sangue per lui e il suo gioco ultradinamico, pressing e intensità feroce. «E poi sa giocare solo in un ruolo». Incomprensioni tecniche e caratteriali. Prima stagione, 2020-’21: 4 presenze da titolare in campionato, 21 ingressi a gara in corso, 4 reti, 2 assist gol, 662 minuti giocati in tutto (una media di 26 a gettone). Stagione scorsa: 7 presenze da titolare più 12 da subentrato, 2 reti, 4 assist, ma sempre una miseria di minuti (764). In questo campionato, con Juric, il decollo: 20 presenze da titolare, 3 a gara in corso, 4 gol e 6 assist. E già 1.699 minuti. All’andata contro l’Atalanta, a inizio settembre, il russo era ancora infortunato: si era fatto male alla prima giornata a Monza dopo aver segnato all’esordio. Ancora pochi giorni e arriverà la sua partita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...