Avere un'idea globale del valore di Nikola Vlasic è molto complicato, dopo una stagione come questa. Anomala per definizione, per svariate ragioni: è arrivato a Torino a pochi giorni dall'inizio del campionato dopo un'annata in cui aveva trovato pochissimo spazio, poi è andato al Mondiale dove si è giocato il titolo praticamente fino in fondo, dopodiché è tornato al Filadelfia privo di energie fisiche e mentali. Adesso, però, Vlasic è tornato a essere un giocatore importante. Probabilmente non ancora determinante, ma senza dubbio ha guadagnato tanti dei punti che aveva progressivamente perso nel girone di ritorno. Il dilemma, adesso, è proprio questo: capire a quale metà della mela appartenga il croato. Perché fra importante e determinante c'è un mondo. Più precisamente, ci sono i milioni da spendere per lui oppure da investire su altri giocatori che possano diventare punti fermi della trequarti.
Vlasic e l'offerta di Vagnati al West Ham
La gara contro lo Spezia ha certificato la fame ritrovata di Vlasic, che ha sfornato due assist da applausi. Ma in generale nell'ultimo mese ha sempre offerto prove confortanti, a partire dalla trasferta contro la Lazio: da quel momento è scattata la volata per il suo riscatto. Così Davide Vagnati si è presentato alla porta del West Ham con una prima offerta da 8 milioni di euro (l’accordo è fi ssato a 13). Proposta meritevole di essere ascoltata, ma probabilmente non ancora sufficiente per le tasche degli inglesi. Ricchi sì, ma misericordiosi sicuramente no. Per lui e Miranchuk, però, le porte del Toro sono aperte. E le orecchie di Cairo sono dritte. Significa che i granata stanno provando a pianificare entrambi i riscatti. I numeri di Vlasic, nello specifico, sono intriganti.
Toro, i numeri di Vlasic
Soprattutto in termini di assist confezionati per i compagni: oltre ai 2 in Coppa Italia, ne ha messi insieme 6 in campionato. Ma l'incidenza dell'assistenza del croato ha un peso specifico non indifferente: i suoi palloni hanno consentito al Toro di collezionare 13 punti. Due vittorie contro Milan e Sampdoria all'andata, altrettante contro Lazio e Spezia al ritorno e il pareggio del 7 maggio contro il Monza, gara inaugurata dal suo assist per il sigillo di Sanabria. Al bottino da rifinitore, c'è da aggiungere quello da stoccatore: 5 gol in Serie A, al primo anno nel campionato italiano, non sono un'enormità per un elemento offensivo, ma non vanno nemmeno dati per scontati Ogni prestazione positiva di Vlasic ha un’incidenza notevole sulla squadra. Di contro, però, spicca anche l’incapacità di prendere per mano i compagni nei momenti difficili. In situazioni di svantaggio, per esempio. Per questo il giudizio sul giocatore è ancora rimandato a data da destinarsi. Perché sarebbe stato più facile giudicare la sua efficacia senza un Mondiale che ha vissuto da protagonista con la Croazia. Di conseguenza, è uno dei giocatori ad aver accusato maggiormente la stanchezza post-Qatar. Tuttavia, nella testa di Juric le opinioni su Vlasic non sono mai cambiate. Per il tecnico resta una pedina indispensabile per il suo progetto tattico. Da settimane lo dichiara urbi et orbi, quando viene stuzzicato sul croato e su Miranchuk: «Siamo molto soddisfatti di tutti e due. Hanno fatto un’ottima annata con la prospettiva di poter fare ancora meglio. Abbiamo avuto sensazioni positive su entrambi». Ma la partita del Toro col West Ham è appena cominciata.